Pensione anticipata legge 104, quando è possibile andare in pensione con un’invalidità? Analizzeremo in quest’articolo alcuni quesiti dei nostri lettore.

Pensione anticipata e assistenza familiare con invalidità

1) Buongiorno, ho 43 anni ed alla data di oggi ho maturato 20 anni di contributi. Ho letto un articolo in cui rispondeva alle domande di un contribuente mi permetto di scriverle per chiederle un’informazione.

11 anni fa mio marito (allora fidanzato) a seguito di un incidente stradale è stato dichiarato invalido civile con invalidità INAIL al 100% non modificabile.
Da 5 anni , ovvero da quando ci siamo sposati, ho variato il mio contratto lavorativo da full time a tempo indeterminato a part time a tempo indeterminato ed usufruisco della legge 104.
Volevo chiedere se in casi come il nostro, la mia età pensionabile diminuisce o se diminuiscono gli anni di contribuzione necessari per la pensione. Grazie infinite per la sua gentile informazione. Cordiali saluti.

Risposta

Attualmente esiste l’Ape Sociale, ma termina il 31 dicembre 2018, salvo proroga, la normativa precede che chi accudisce da almeno sei mesi il coniuge, la parte dell’unione civile (a seguito dell’equiparazione con il coniuge offerta dalla legge 76/2016), il parente entro il primo grado conviventi affetti da gravi disabilità come accertata ai sensi dell’articolo 3 comma 3 della legge 104/92, può chiedere la pensione anticipata a 63 anni con 30 di contributi versati.

In riferimento alla proroga, vi è una previsione contenuta nella legge di Bilancio 2018, che è rappresentata dall’istituzione del Fondo Speciale per l’APE nel quale confluiranno i risparmi maturati con l’obiettivo di prorogare la possibilità sino al 31 dicembre 2019 (per l’estensione temporale servirà però un provvedimento legislativo).Il fondo avrà dotazione di 17,4 milioni di euro per il 2019, 12,1 milioni per il 2020, 14,4 milioni per il 2021, 6,6 milioni per il 2022, 7,9 milioni per il 2023 e 5 milioni a decorrere dal 2024.

Nella legge di bilancio 2018 sono state previste molte agevolazioni per chi assiste un familiare disabile, che attualmente non sono ancora in vigore, per maggiori informazioni può leggere l’articolo: Assistenza familiare disabile le novità del fondo Caregiver nella legge di Bilancio 2018

Pensione anticipata Ape Sociale e invalidità all’80%

2) Buon giorno, sono impiegato in pubblico impiego, ho 65 anni e ho lavorato 24 mesi come operaio nell’artigianato, dal 1977 a oggi lavoro ancora nel pubblico impiego al 1 aprile 2018 ho 43 anni di contributi totali. Non mi e ancora chiaro se posso andare in pensione, volevo chiederle se posso fare domanda per l’ APE sociale come accumulo di contributi o come invalido civile con 80% di invalidità  e quale sia la più conveniente. La ringrazio  per la sua attenzione e la prego di farmi avere sue notizie in merito.
Cordiali saluti.

Risposta

Lei può accedere all’APE sociale, consiste in una prestazione assistenziale erogata dall’INPS  ai lavoratori che hanno raggiunto almeno 63 anni di età e che non siano titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.

La prestazione viene corrisposta fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al raggiungimento dei requisiti della pensione anticipata. L’importo dell’assegno pensionistico non può superare 1.500 euro, inoltre, non va né rivalutato né integrato al minimo.

Requisiti

I requisiti richiesti per poter accedere all’APE Sociale sono:

  • almeno 63 anni di età;
  • maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia entro i 3 anni e 7 mesi successivi all’inizio dell’Ape.

Inoltre è necessario rientrare in una di queste 4 categorie di tutela:

  • lavoratori disoccupati senza ammortizzatori sociali che hanno maturato almeno 30 anni di contributi;
  • lavoratori disabili con una percentuale di invalidità del 74% e con almeno 30 anni di contributi;
  • lavoratori con almeno 30 anni di contributi che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con disabilità (Caregiver);
  • lavoratori che hanno svolto lavoro faticoso e pesante e rientrano nelle “attività gravose”, il lavoro dovrà essere stato svolto per almeno 6 degli ultimi 7 anni e hanno almeno 36 anni di contributi.

Le consiglio di rivolgersi ad un patronato per controllare l’accesso al cumulo contributivo e i requisiti per la domanda di pensionamento APe Sociale, ricordiamo che è un’indennità a carico dello Stato.

Pensione anticipata e legge 104

3) Salve, sono dipendente di un azienda che opera nel settore del terziario, ho 50 anni ed ho quasi 30 anni di lavoro. Le spiego la mia situazione personale. Sono possessore di 2 legge 104 una per il figlio di 9 anni con una malattia invalidante autoimmunitaria e una per il fratello di mio suocero di 57 anni invalido al 100% che risiede con i miei anziani suoceri ma che ho ceduto a titolo gratuito a lui uno dei locali della mia abitazione. Faccio presente che  abitiamo in una bifamiliare con lo stesso numero civico.

Allo stato attuale con le nuove normative, nuove leggi ai fini pensionistici,quale sarebbe la soluzione migliore per andare un giorno in pensione? Aspettando un suo riscontro Le porgo distinti saluti.

Risposta

E’ difficile ad oggi poter stabilire per quale forma pensionistica si potrà optare, fino al 2018 ci sarà l’APE Sociale, che come ho detto bisognerà che venga rinnovata, e questa permette a chi assiste un familiare disabile di anticipare l’età pensionistica a 63 anni e 30 anni di contributi versati. Poi fino al 2019 rimarrà in vigore l’APE  Volontaria, e anche qui si spera in una proroga. L’APe Volontaria è diversa dall’Ape Sociale, è un prestito pensionistico e comunque i requisiti sono 63 anni e minimo 20 anni di contributi versati. Poi ci sono le nuove misure previste per chi assiste un familiare disabile, introdotte nella legge di Bilancio 2018, che non sono ancora operative, si attendono le circolari INPS, per maggiori chiarimenti, consigliamo di leggere l’articolo: Assegno per assistere il familiare con legge 104, chi ne ha diritto, tutte le novità 2018

Pensione anticipata APE Sociale nel 2022, possibile?

Spett.le  ho letto una suo intervento sul sito Investire oggi e le pongo una domanda, vengo subito al dunque:

a giugno 2018 compio 60 anni.

Dal 1981 al 2010 ho svolto 29 anni di lavoro dipendente (certificazione INPS),

Dal 2011 al 31 dicembre 2016 per 6 anni ho avuto un’attività di lavoro autonomo (P.IVA).

Dal 1 gennaio 2016 ad ora in stato di disoccupazione iscritto alle liste di disoccupazione(rip.).

Quando avrò i requisiti anagrafici (circa 64 anni, anno 2022) potrò fare domanda per APE SOCIAL? Distinti saluti.

Risposta

Attualmente l’Ape Sociale termina nel 2018, la previsione contenuta nella legge di Bilancio, è rappresentata dall’istituzione del Fondo Speciale per l’APE nel quale confluiranno i risparmi maturati con l’obiettivo di prorogare la possibilità sino al 31 dicembre 2019 (per l’estensione temporale servirà però un provvedimento legislativo).

Il fondo avrà dotazione di 17,4 milioni di euro per il 2019, 12,1 milioni per il 2020, 14,4 milioni per il 2021, 6,6 milioni per il 2022, 7,9 milioni per il 2023 e 5 milioni a decorrere dal 2024.

Comunque l’Ape Sociale è per i lavoratori dipendenti licenziati, nel suo caso mi sembra di capire che lei nell’ultimo periodo ha svolto lavoro autonomo, quindi in questo caso non rientrerebbe comunque nella prestazione. Può optare per l’Ape Volontaria che ha come scadenza il 31/12/2019, anche qui salvo proroga.

Pensione anticipata Ape Volontaria, si parte arrivano i tassi e il simulatore di calcolo, le novità INPS 2018

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