Anche se si sta lavorando sulla flessibilità in uscita anche con le regole delle legge Fornero è possibile accedere in diversi modi alla pensione anticipata. E così, in attesa che entro la fine dell’anno si apportino modifiche all’attuale legge che regola la previdenza sociale, chi possiede i requisiti può approfittare di particolari benefici . Come si può accedere, al momento alla pensione anticipata e quali sono le conseguenze per l’importo dell’assegno?   Una delle possibili uscite anticipate concesse dalla riforma Fornero è rappresentata dal regime sperimentale Opzione Donna che permette, alle sole lavoratrici donne, di andare in pensione con 57 anni di età (per le autonome l’età è di 58 anni) e 35 anni di contributi versati.

A fronte dell’anticipo le lavoratrici devono optare per la liquidazione dell’assegno calcolato con il solo metodo contributivo che determina una penalità sull’assegno per sempre.   Un’altra possibilità di accedere alla pensione prima dei 66 anni è rappresentata, nel settore privato, dalla quota 96. Tale pensionamento non è permesso né ai lavoratori del settore pubblico né agli autonomi. La pensione anticipata può essere raggiunta a 64 anni e 3 mesi maturando requisiti anagrafici e contributi che sommati siano, appunto, il numero 96. Tale pensionamento è consentito soltanto a coloro che hanno raggiunto la quota 96 entro il 31 dicembre 2012.   Un’altra strada che permette il pensionamento anticipato è quella del versamento volontario o il riscatto dei contributi. Tale scelta è intrapresa per lo più da chi ha perduto il lavoro ma è vicino alla pensione e, avendo da parte risorse sufficienti per pagare i contributi, versa i contributi volontari necessari al raggiungimento dei requisiti contributivi richiesti sia per la pensione di vecchiaia che per quella anticipata. Se, invece, nella propria vita lavorativa esistono periodi che possono essere riscattati il lavoratore può procedere al riscatto, ad esempio del corso degli studi universitari, periodi di congedo parentale, di servizio civile o di lavoro all’estero.
Con il riscatto è possibile coprire eventuali periodi di non occupazione successivi al 1996. Da tenere presente che il riscatto, come il versamento volontario, è molto oneroso.   Agevolazioni contributive sono riconosciute anche ai lavoratori con una invalidità superiore al 74%: tali lavoratori hanno diritto ad un abbuono contributivo di 2 mesi per ogni anni effettivamente lavorato in modo gratuito.   Ci sono, poi, lavoratori che hanno contributi versati in più casse. Se il lavoratore è iscritto in più casse previdenziali può cumulare i contributi in modo gratuito per percepire un’unica pensione. Questo sistema lascia inalterato il calcolo in base alle anzianità maturate sommando gli anni di contributi versati in ciascun fondo.