Nonostante il monito del Fondo Monetario Internazionale, il quale sostanzialmente avverte l’Italia su un’imminente crisi economica e finanziaria molto grave (la peggiore dal 29 a oggi), il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, sembrerebbe voler evitare politiche fiscali cosiddette “lacrime e sangue” per evitare ulteriori scostamenti negativi di bilancio, ma sembrerebbe abbracciare  un approccio diametralmente opposto.

Per il Ministro Gualtieri e, in generale, per l’intero esecutivo, la risposta alla crisi potrebbe essere quella di una politica fiscale espansiva e la conseguente diminuzione della pressione fiscale.

 

Nessun aumento dell’Iva e delle accise, la risposta alla crisi sarà coraggiosa

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ascoltato di recente dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha chiesto di poter intervenire in modo da evitare l’aumento dell’iva e dell’accise.

Secondo quanto riportato da quifinanza.it, il Ministro ipotizza un abbassamento della pressione fiscale di circa l’1,1% del Pil.

Una manovra economica di tipo espansiva, la quale (con tutta probabilità) non troverà il favore di Berlino, soprattutto dopo il monito del Fondo Monetario Internazionale, secondo cui il nostro Paese, nei mesi a venire, si troverà ad affrontare una crisi economica e finanziaria paragonabile a quella del 29.

Termini forse un po’ troppo allarmistici, ma di certo i conti dell’Italia non brillano e non brillavano neanche prima dell’emergenza sanitaria di questi giorni.

 

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