Buonasera,
sono un Operatore Socio Sanitario, mi trovo in aspettativa NON retribuita dal mese di aprile 2017 per poter assistere mia mamma, che vive con me, perché colpita da ictus ischemico cerebrale. Dopo tutte le trafile delle visite delle commissioni medico-legali, finalmente dal 1 aprile 2018, visita di aggravamento, a mia mamma è stata concessa l’invalidità 100% e la Legge 104/92 art. 3 comma 3.
Immediatamente ho fatto la domanda per la richiesta del Congedo Straordinario Retribuito, avendo tutti i requisiti per richiederlo.
Ebbene, l’INPS ha respinto la mia domanda perche’ “IL LAVORATORE NON È IN SERVIZIO”. Per me è una cosa fuori dal mondo, se la mia azienda mi ha dato l’aspettativa NON retribuita è perché c’erano gravi motivi (che ovviamente ho documentato) familiari, come assistere una mamma che vive con me e può contare solo su di me. Ovviamente mi veniva detto che appena la mamma aveva la L104/92 art. 3 comma 3 io potevo andare in congedo straordinario retribuito. La mia domanda è: secondo loro, dovrei tornare al lavoro, perché sennò il Congedo Straordinario Retribuito non mi spetta. Quanti giorni dovrei lavorare (con tutte le problematiche che si scatena, come assumere una persona al mio posto, ed io sono un Oss oltre che figlio) per poter finalmente usufruire di tale Congedo Straordinario Retribuito?
Credetemi, la mia situazione la vorrei far vivere e provare un solo giorno a quelli che mi considerano solo un numero di pratica e non un essere umano.
Certo che mi deluciderete sulla mia domanda, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Il congedo straordinario retribuito, così come specificato sul sito dell’Inps, non viene concesso durante le pause di sospensione contrattuale.

L’aspettativa non retribuita è una sospensione contrattuale e quindi nel suo godimento non può essere concesso il congedo.

Deve, quindi, riprendere servizio anche perché l’indennità percepita durante il congedo straordinario è corrisposta nella misura della retribuzione percepita nell’ultimo mese di lavoro che precede il congedo.

A questo punto, credo, che debba riprendere il lavoro per almeno un mese almeno da avere una retribuzione intera da cui poter stabilire, in seguito, l’indennità spettante per il congedo straordinario.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”