Soltanto qualche settimana fa, la Cabina di Regia che si è tenuta a Palazzo Chigi ha sospeso il Bonus cashback. A partire dal secondo periodo (semestre) del 2021, dunque, non sarà più possibile ricevere il rimborso per le spese effettuate tramite carte elettroniche di pagamento.

I bonifici delle somme accumulate durante il primo semestre saranno comunque effettuati. In particolare:

  • I rimborsi del bonus cashback fino a 150 euro sono iniziati il 12 agosto e saranno completati entro il 31 agosto;
  • Il rimborso del super bonus cashback da 1.500 euro, invece, sarà erogato entro il 30 novembre 2021.

Per questi rimborsi, in totale, saranno spesi circa 900 milioni di euro.

Purtroppo, però, i benefici di questa misura sembrerebbero quantomeno dubbi. Ecco il motivo.

Bonus Cashback, i motivi della sua sospensione

L’intero programma del bonus cashback si è fermarono dal 30 giugno 2021, ma potrebbe ritornare già a partire dal prossimo anno. Ma per quale motivo la Cabina di Regia che si è tenuta qualche mese fa a Palazzo Chigi ha deciso di sospendere il bonus cashback?

Il cashback, è stato spiegato da fonti di governo, “ha un carattere regressivo ed è destinato ad indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori”.

Secondo i primi dati raccolti sul bonus cashback, infatti, i maggiori utilizzatori sono stati gli abitanti del nord Italia, o comunque soggetti residenti in grandi città, con un reddito medio-alto e che, anche prima dell’entrata di questa misura, erano già abituati ai pagamenti termite carta.

La misura, dunque, rischia di accentuare le disuguaglianze favorendo le famiglie più ricche.

 

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