L’Agenzia delle entrate, con un provvedimento del 26 novembre 2021, ha reso noto la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile dalle imprese esercenti le attività teatrali e gli spettacoli dal vivo. Stiamo parlando del cosiddetto bonus teatri, la cui percentuale di fruizione, fa sapere la stessa agenzia, si abbassa drasticamente. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus Teatri, cos’è e a chi spetta

Il bonus teatri, sostanzialmente, consiste in un credito d’imposta, previsto dal decreto Sostegni, per le imprese esercenti attività teatrali e gli spettacoli dal vivo che nel 2020, a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e delle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese, hanno subito una riduzione del fatturato di almeno il 20 per cento rispetto al 2019.

Il credito d’imposta spetta nella misura del 90 per cento delle spese sostenute nell’anno 2020 per la realizzazione delle suddette attività.

La comunicazione delle spese ammissibili poteva essere effettuata entro il 15 novembre 2021, utilizzando esclusivamente i canali telematici dell’Agenzia delle entrate, anche avvalendosi di un intermediario abilitato.

Percentuale di credito d’imposta riconosciuta

Con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 26 novembre 2021, è stata ridefinita la percentuale del credito d’imposta (bonus teatri) riconosciuta in relazione alle richieste trasmesse e alle risorse messe a disposizione.

Ai sensi del provvedimento, il credito d’imposta del 90 per cento dovrà essere calcolato applicando la percentuale del 4,1881 per cento, troncando il risultato all’unità di euro.

Ciò significa che, a conti fatti, il bonus teatri spettante passa al 3,76 per cento delle spese sostenute.

Ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta fruibile, determinato ai sensi del periodo precedente, tramite il proprio cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

 

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