La rimonta in trasferta a Roma contro la Lazio ha fruttato all’Inter di Luciano Spalletti la quarta posizione in classifica di Serie A e, soprattutto, l’accesso alla Champions League, grazie alla riforma del torneo, che dalla stagione prossima prevede 4 squadre per ciascuna delle prime 4 federazioni nazionali UEFA, tra cui l’Italia. Per il club nerazzurro, la possibilità finalmente di tornare ad essere protagonista nella massima competizione calcistica in Europa e di macinare fatturato. E le cifre in gioco appaiono fin troppo allettanti per una società, che ha chiuso la stagione 2016/2017 con ricavi della gestione caratteristica in area 230 milioni di euro.

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Le varie entrate per l’Inter dall’accesso alla Champions

Anzitutto, i premi UEFA per la qualificazione distribuiti alle 32 squadre saranno dalla prossima stagione pari a 15 milioni per ciascuna. A questi, si aggiungeranno le entrate derivanti dal market pool, la quota dei diritti TV spettante ai club sulla base della federazione di appartenenza. Alle squadre italiane spetterebbero poco meno di 60 milioni sui 300 complessivi stanziati (dai 580 milioni per la stagione attuale), di cui la metà ripartiti sulla base del posizionamento nella classifica di Serie A di quest’anno. Avendo chiuso al quarto posto, l’Inter avrà diritto al 10% dei circa 27-28 milioni così distribuiti, ovvero sui 2,7-8 milioni.

La restante metà del market pool verrà suddivisa tra Juventus, Napoli, Roma e Lazio sulla base delle gare effettivamente disputate da ciascuna rispetto al totale giocate dalle 4 italiane in Champions. L’ipotesi migliore sarebbe per i nerazzurri arrivare ovviamente in finale e che tutte le altre 3 si fermassero al girone a squadre. E lo stesso, nel caso in cui fosse l’Inter a fermarsi al primo girone. In questo secondo caso, i restanti 27-28 milioni stimati verrebbero distribuiti equamente dalle italiane e renderebbero al club milanese sui 6,9 milioni.

L’ipotesi peggiore per l’Inter sarebbe, invece, fermarsi al girone a squadre, con le altre 3 italiane ad arrivare tutte in semifinale e 2 in finale. In quel caso, al club spetterebbero dal market pool solo altri circa 3,75 milioni.

Non è finita: ogni pareggio nel girone a gruppi verrebbe pagato 0,9 milioni dalla UEFA, ogni vittoria 2,7 milioni. Poiché le partite che l’Inter dovrà giocare saranno 6 in quella fase, ecco gli scenari: il peggiore, ovvero che si perda ogni partita. In quel caso, non si porterebbe a casa alcun premio; il migliore, cioè 6 vittorie e un bottino da 16,2 milioni; quello intermedio con 6 pareggi e 5,4 milioni in cassa. Ovviamente, l’Inter potrebbe benissimo perdere qualche partita, vincerne qualcun’altra e pareggiare ancora le rimanenti gare. I numeri sarebbero un mix tra le cifre appena indicate.

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Un trionfo di milioni per l’Inter

E anche solo fermandosi al girone a squadre, l’Inter giocherebbe almeno 3 partite di Champions al Meazza di Milano. Stimando pessimisticamente 50.000 spettatori per ciascuna gara casalinga, ovvero una capienza di appena il 62,5%, nonché un prezzo medio per ogni biglietto venduto di 30 euro, gli incassi complessivi non sarebbero inferiori ai 4,5 milioni. Ricordiamoci, però, che l’Inter ha portato allo stadio quest’anno il maggior numero di tifosi con una media impressionante, per il calcio italiano, di circa 55.000 per gara casalinga. E stiamo parlando di Serie A, non del sogno Champions.

E ancora vi sono i milioni che arriveranno dagli sponsor. Pirelli ne metterà a disposizione fino a 13 milioni in più con l’accesso alla Champions, in base ai risultati conseguiti. Nike sborserà altri 3,75 milioni. Totale: max 16,75 milioni. E vi siete dimenticati dei premi UEFA elargiti alle squadre partecipanti alla Champions e ripartiti secondo il ranking storico? Il blasone verrà “pesato” assegnando un punteggio maggiore ai trofei vinti più di recente.

L’Inter si avvantaggia così dell’ultima coppa europea alzata nel 2010, che vale quanto le precedenti 2 risalenti agli anni Sessanta. Non abbiamo ancora calcoli precisi, ma pare che il club possa ambire a qualcosa come 20 milioni o poco meno.

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Dunque, riepiloghiamo. Accedendo alla Champions, indipendentemente dal percorso che il club compirà, incasserà con certezza 15 milioni di premi UEFA, altri 2,7 milioni di market pool per la quota fissa e almeno altri 3,75 milioni dalla quota variabile. Sempre la UEFA sgancerebbe altri 20 milioni per il ranking storico, gli sponsor fino a 16-17 milioni, dalla biglietteria degli stadi non arriveranno meno di 4,5 milioni (e stiamo sottostimando appositamente), mentre anche solo pareggiando 3 partite e perdendone altre 3 si avrebbero altri bonus per 2,7 milioni. Totale: una sessantina di milioni. I cinesi possono finalmente iniziare a sorridere.

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