Due nuove obbligazioni “callable” di Bnp Paribas con cedola mista in euro e dollari

Bnp Paribas ha emesso due nuove obbligazioni, di cui una in euro e l'altra in dollari, con cedola mista ed entrambe "callable".
1 anno fa
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Obbligazioni di Bnp Paribas di tipo "inverse floater"
Obbligazioni di Bnp Paribas di tipo "inverse floater" © Licenza Creative Commons

Bnp Paribas ha emesso due nuove obbligazioni, di cui una in euro e l’altra denominata in dollari USA. Entrambe arriveranno a scadenza in data 14 novembre 2035, per cui avranno durata “massima” di 12 anni. Come vedremo, infatti, i due bond sono “callable”. Iniziamo con la tranche in euro (ISIN: XS2649891327). Per i primi due anni corrisponderanno cedole fisse con cadenza trimestrale e al tasso lordo annuale del 7,50%. Dal terzo anno, la cedola diventa variabile e pari a 1,20 volte l’Euribor a 3 mesi.

In questa fase, la cedola minima è fissata allo 0% e quella massima al 4,80%.

Scommessa su Euribor e USD SOFR

Questo significa che se l’Euribor scendesse sottozero, la cedola sarebbe fissata allo 0%. Se l’Euribor salisse sopra il 4%, la cedola sarebbe fissata al 4,80%. Attualmente, l’Euribor a 3 mesi si aggira intorno al 4%. Ma era a -0,50% agli inizi dello scorso anno. L’emittente si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato a partire dal terzo anno e ogni anno fino a dodici mesi prima della scadenza.

E passiamo alle obbligazioni Bnp Paribas in dollari (ISIN: XS2649891244). In questo caso, la cedola è fissa e pari al 9% per i primi tre anni. A partire dal quarto anno e fino alla scadenza, la cedola diventa variabile e pari all’USD SOFR, calcolato giornalmente per ciascun trimestre. In questo caso, la cedola non potrà scendere sotto lo 0% e non potrà superare il 7%. Prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente a partire dal terzo anno e ogni anno fino a dodici mesi prima della scadenza.

Rendimenti delle due tranche

Entrambe le tranche delle obbligazioni Bnp Paribas saranno negoziabili sull’EuroTLX di Borsa Italiana. A fronte di una struttura simile, presentano numeri differenti. La tranche in euro riconosce un rendimento medio lordo annuo che varia da un minimo dell’1,25% a un massimo del 5,25%.

Lo scenario peggiore sarebbe quello di un Euribor a 3 mesi costantemente a zero o sottozero dopo il secondo anno e fino alla scadenza. Lo scenario migliore per l’obbligazionista sarebbe di un Euribor a 3 mesi sempre sopra il 4% nel periodo considerato.

Quanto alla tranche in dollari, il rendimento minimo lordo annuo varia da un minimo del 2,25% e un massimo del 7,50%. Qui, lo scenario peggiore si avrebbe con un USD SOFR sempre a zero o sottozero dopo il terzo anno e fino alla scadenza. Lo scenario migliore sarebbe quello di un USD SOFR sempre al 7% o sopra nel medesimo periodo. Attualmente, questo tasso di mercato di riferimento supera il 5,30%.

Rischi da obbligazioni Bnp Paribas

Sia la tranche in euro che in dollari delle obbligazioni Bnp Paribas implicano una forte scommessa sul futuro andamento dei tassi di mercato. Un rischio supplementare lo si assume con la tranche in dollari ed è legato all’andamento del cambio euro-dollaro. Non è casuale che l’emittente abbia fissato interessi fissi e massimi variabili più alti della tranche in euro. In entrambi i casi, infine, oltre al rischio di credito molto contenuto (rating A+ per S&P, AA- per Fitch e Aa3 per Moody’s), esiste quello legato al possibile rimborso anticipato. Nel caso, l’obbligazionista perderebbe le cedole per il periodo rimanente fino alla scadenza e si ritroverebbe potenzialmente a reinvestire il capitale sul mercato a tassi più bassi.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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