Il nuovo limite alla detrazioni Irpef introdotto dalla L.n°207/2024, Legge di bilancio 2025, opera quale tetto massimo alle spese complessivamente ammesse in detrazione:
Nei fatti, noi di Investire Oggi avevamo correttamente interpretato la norma, escludendo che il limite operasse come detrazione massima il che avrebbe reso la novità meno penalizzante per i contribuenti con molte spese da scaricare in dichiarazione dei redditi.
E’ questa una delle principali indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate rispetto al taglio delle detrazioni per i contribuenti con un reddito complessivo over 75.000 euro.
Vediamo nello specifico quali sono state le indicazioni date dall’Agenzia delle entrate partendo dal testo della nuova disposizione normativa.
La novità impatterà sulla dichiarazione dei redditi 2026, periodo d’imposta 2025, in avanti.
Il nuovo limite alla detrazioni Irpef
La Legge di bilancio 2025 ha introdotto il nuovo articolo 16-ter al DPR 917/86, TUIR ai fini del “riordino delle detrazioni”. In realtà più che di riordino si tratta di una bella sforbiciata.
In particolare, a decorrere dal 1° gennaio 2025, per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, sono previsti alcuni limiti per la fruizione delle
detrazioni dall’imposta sui redditi, mediante un meccanismo di calcolo fondato su due parametri:
- il reddito complessivo del contribuente;
- il numero di figli fiscalmente a carico.
Il reddito complessivo deve essere calcolato escludendo il reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze.
Si parte da una spesa massima detraibile complessiva “teorica”:
- 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro;
- 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro.
Per individuare effettivamente la spesa che può essere complessivamente portata a riduzione dell’Irpef dovuta allo Stato i suddetti importi devonopoi essere moltiplicati per un coefficiente che varia in funzione del numero di figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati, presenti nel nucleo familiare del contribuente, che sono fiscalmente a carico.
Coefficienti e numero di figli a carico
I coefficienti da utilizzare sono i seguenti:
- 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
- 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;
- 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli a carico;
- 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli a carico o almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n.104, che si trovi nelle condizioni previste nell’articolo 12, comma 2.
Così, ad esempio, con un reddito di 90.000 euro e un solo figlio a carico il contribuente potrà scaricare in dichiarazione dei redditi una spesa massima di 9.800 euro (14.000*0,70).
Si tenga conto del fatto che nella determinazione dell’importo degli oneri e delle spese ai quali applicare l’articolo 16-ter in commento, devono essere rispettate le regole ordinarie previste dalle singole disposizioni agevolative, ivi inclusi gli specifici limiti e le percentuali di detrazione.
Tanto per fare un esempio, una volta individuato il totale degli oneri ammessi in detrazione, 9.800 nell’esempio sopra citato, le spese per l’iscrizione alle università private possono essere detratte al 19% entro un limite di spesa fissato annualmente dal Ministero dell’istruzione.
Più avanti capiremo meglio questo meccanismo.
A ogni modo, anche i bonus edilizi dal 2025 subiscono il taglio.
Taglio detrazioni Irpef 2025. Il limite è sulla spesa complessiva (circolare n°6/2025 Agenzia delle entrate)
Con la circolare n° 6/2025 Novità in tema di detrazioni – Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di bilancio 2025).
Sintesi Taglio Detrazioni per Redditi Superiori a 75.000 Euro
Argomento | Dettaglio |
Normativa di riferimento | Articolo 16-ter del TUIR, introdotto dalla legge di bilancio 2025 (Legge n.207/2024). |
Decorrenza della norma | Dal 1° gennaio 2025. |
Destinatari della norma | Soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro. |
Calcolo del massimale delle spese detraibili | Il massimale varia in base a due parametri: – Reddito complessivo del contribuente; – Numero di figli fiscalmente a carico. |
Importo base per il calcolo dei limiti | – 14.000 euro, se il reddito è superiore a 75.000 euro fino a 100.000 euro; – 8.000 euro, se il reddito supera 100.000 euro. |
Coefficienti applicabili | Varia in base ai figli fiscalmente a carico: – Nessun figlio: 0,50 – 1 figlio: 0,70 – 2 figli: 0,85 – 3 o più figli o almeno un figlio con disabilità: 1,00 |
Esclusioni | Non rientrano nel massimale: – Spese sanitarie; – Investimenti in start-up innovative; – Investimenti in PMI innovative; – Spese con detrazioni forfetarie; – Rate di spesa riferite a mutui e premi di assicurazioni stipulati prima del 31/12/2024; – Rate delle spese detraibili per ristrutturazioni edilizie sostenute fino al 31/12/2024. |
Reddito considerato per il calcolo | Il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’abitazione principale e relative pertinenze. |
Limiti ulteriori per redditi superiori a 120.000 euro | Per redditi oltre 120.000 euro, le detrazioni previste dall’articolo 15 TUIR si riducono progressivamente e spettano per la parte calcolata secondo la formula: (240.000 euro – reddito complessivo) / 120.000 euro. |
Scelta degli oneri da imputare | In caso di spese superiori al massimale, il contribuente può scegliere quali oneri e spese imputare prioritariamente per massimizzare la detrazione. |
Un esempio pratico
Pe meglio far capire il meccanismo in parola l’Agenzia delle entrate ha pubblicato alcuni esempi sul nuovo taglio alle detrazioni Irpef.
Si consideri il caso di un contribuente, che ha fiscalmente a carico il coniuge e due figli, con un reddito complessivo nell’anno 2025 pari a 80.000 euro, e che ha sostenuto oneri e spese detraibili pari a 15.000 euro, così suddivisi:
- spese per la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale pari a 90.000 euro, sostenute nel 2025 (rata di spesa detraibile annuale 9.000 euro; detrazione
50%); - spese di istruzione diverse da quelle universitarie per i figli pari a 2.000 euro (detrazione 19%);
- erogazione liberale in denaro in favore dei partiti politici pari a 4.000 euro (detrazione 26%).
In tal caso, l’ammontare massimo degli oneri e delle spese detraibili, determinato ai sensi dell’articolo 16-ter del TUIR, risulta pari a 11.900 euro (importo base di
14.000 euro moltiplicato per il coefficiente di 0,85 previsto per due figli a carico).
Cosa può fare il contribuente?
Il contribuente, includendo nell’ammontare massimo prioritariamente gli oneri e le spese che danno diritto a una maggiore detrazione dall’imposta, può:
- imputare la rata di spesa per gli interventi ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale e detrarre 4.500 euro (rata di spesa per il 2025 pari a 9.000 euro, detrazione 50%);
- nel residuo ammontare consentito (11.900 euro – 9.000 euro = 2.900 euro), imputare una parte della spesa sostenuta per l’erogazione liberale, beneficiando dunque di una detrazione di 754 euro (2.900 euro, detrazione 26%).
Raggiunto il massimale degli oneri e delle spese determinato ai sensi dell’articolo 16-ter, non sarà possibile portare in detrazione Irpef le altre spese sostenute.
Il totale della detrazione spettante è, pertanto, in questo caso, pari a 5.254 euro.
Rimane ferma la possibilità per il contribuente di calcolare le detrazioni fruibili sulla base delle altre spese, che danno diritto a una minore detrazione, purché le spese medesime non eccedano l’ammontare massimo di 11.900 euro.
Nei fatti molte spese non si potranno più scaricare.
Riassumendo
- Nuovo limite dal 2025: la Legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) stabilisce un tetto massimo complessivo alle spese detraibili per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, a partire dal periodo d’imposta 2025.
- Come si calcola il limite: il limite varia secondo due parametri principali: reddito complessivo del contribuente e numero di figli fiscalmente a carico, con coefficienti specifici che aumentano all’aumentare del numero di figli.
- Reddito escluso dal calcolo: nel calcolare il reddito complessivo per determinare il limite di detrazione, non si considera il reddito derivante dall’abitazione principale e dalle relative pertinenze.
- Esclusioni previste: sono escluse dal nuovo limite massimo alcune categorie specifiche di spese, come quelle sanitarie, gli investimenti in startup e PMI innovative, e le rate residue relative a mutui e assicurazioni stipulati prima del 2025, nonché le spese per ristrutturazioni edilizie sostenute fino al 31 dicembre 2024.
- Riduzioni progressive oltre 120.000 euro: per i redditi oltre 120.000 euro, le detrazioni spettanti subiscono un’ulteriore riduzione progressiva basata sul livello del reddito, diminuendo gradualmente fino ad azzerarsi man mano che aumenta il reddito complessivo del contribuente.