Dall’INAIL 15.000 euro per gli affetti da mesotelioma, ecco chi può prendere l’una tantum

Dall’INAIL un indennizzo una tantum da 15.000 euro per gli affetti da mesotelioma, e centra l'esposizione all'amianto.
1 mese fa
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inail 15.000 euro
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Ci sono prestazioni e misure che spesso lo Stato tramite un ente o l’altro erogano dietro domanda ma che sono poco note ai più. Misure che se non sfruttate proprio perché sconosciute o quasi, fanno perdere soldi. E oggi parliamo di una misura che prevede davvero tanti soldi da prendere. Parliamo di 15.000 euro da richiedere in determinate circostanze all’INAIL. Per un qualcosa che si chiama mesotelioma.

Dall’INAIL 15.000 euro per gli affetti da mesotelioma, ecco chi può prendere l’una tantum

Prendere una erogazione una tantum da 15.000 euro è ciò che possono fare i soggetti alle prese con il mesotelioma.

Senza entrare nel dettaglio della patologia, non essendo medici e non volendo nemmeno diventare esperti in questo genere di materia, parliamo di un tumore abbastanza raro. ma che colpisce soggetti che sono esposti all’amianto.
Non è la prima volta che l’amianto è associato a misure previdenziali e assicurative dai legislatori. Segno indelebile che le problematiche per chi lavora con esposizione all’amianto sono tante. Basti pensare che per soggetti che hanno a che fare con questo pericoloso materiale, c’è la possibilità di rientrare nello scivolo usuranti. Infatti i lavoratori esposti all’amianto sono una delle categorie di lavoro gravoso previste dalla normativa vigente.

Ma oggi non parliamo di INPS ma di INAIL. L’Istituto Nazionale per l’Assistenza contro gli Infortuni sul Lavoro infatti può erogare un una tantum per alcuni lavoratori che, essendo esposti all’amianto, hanno contratto la malattia rara prima citata.

Ecco come recuperare dall’INAIL l’una tantum da 15.000 euro

Possono avere accesso a questa sorta di indennizzo dell’INAIL che vale 15.000 euro i soggetti esposti al contatto con l’amianto e che hanno contratto il mesotelioma.

Ben 15.000 euro da richiedere all’INAIL per i malati di mesotelioma ma non solo. Perché lo possono chiedere anche gli eredi. non professionale o ai loro eredi.
E non è una prestazione nuova, nel senso che è una misura che da anni è in vigore ma come dicevamo in premessa pochi la conoscono.

Fu sperimentato la prima volta con la legge numero 190 del 2014. Entrò in vigore nel 2015 e la sperimentazione che fu introdotta per un triennio fino al 2017, proseguì una prima volta per altri tre anni con la legge numero 205 del 2017. E poi con la manovra finanziaria del 2021 è diventata strutturale.

Dal 2023 poi è stato rettificato l’importo della prestazione che in origine era 10.000 euro e poi è diventata di 15.000 euro. La domanda deve essere prodotta da parte dell’interessato o dagli eredi. Ma deve essere fatta entro 3 anni dalla data in cui i medici accertatori hanno confermato la per la prima volta la presenza della malattia. Parliamo di prima diagnosi.

La domanda all’INAIL e tutte le cose da sapere

Chi si chiede cosa bisogna fare e che altri requisiti sono necessari deve considerare bene ciò che è una richiesta di indennizzo di questo tipo. Perché per recuperare questo indennizzo da 15.000 euro dall’INAIL si devono incrociare determinate cose.

Dalla documentazione sanitaria e da tutte le evidenze scientifiche bisogna che dei medici accertatori mettano nero su bianco come la causa della malattia sia stata l’esposizione all’amianto. E in questa ottica c’è da considerare in 10 anni il periodo massimo di latenza. Non parlando di una prestazione strettamente professionale, anche se è l’INAIL che la eroga, bisogna dire che questo indennizzo da 15.000 euro non deve essere confuso con un’altra erogazione che spetta a lavoratori di questo genere. Prestazione che si chiama Fondo lavoratori vittime dell’amianto. Per questo Fondo infatti si parla di esposizione per lavoro e solo per lavoro.

Ripetiamo, la domanda che si fa usando il modello 190 INAIL, deve essere mandata alla sede territorialmente competente dell’Istituto. Usando la posta raccomandata con ricevuta di ritorno o presentandola a mano presso le sedi territoriali.

Il modello 190 è un modello autocertificativo da consegnare allegando oltre al documento di riconoscimento in corso di validità del malato o del richiedente, anche la documentazione da cui si certifica la data di diagnosi della malattia e i rilievi sanitari a comprova della richiesta.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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