Cosa c’entra il BTp Futura con la risalita dello spread

Il Tesoro ha presentato nei giorni il lancio di un nuovo titolo di stato con caratteristiche parzialmente simili a quelle del BTp Italia e finalizzato a finanziare le spese del governo in questa grave crisi dell'economia.
4 anni fa
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Lunedì mattina, il responsabile per il debito pubblico del Tesoro, Davide Iacovoni, ha presentato in conferenza stampa il BTp Futura, un bond stavolta esclusivamente dedicato ai risparmiatori italiani e non anche agli investitori istituzionali, che sono finiti nel tempo a fare la parte del leone per i BTp Italia. Sarà un titolo di stato di durata tra gli 8 e i 10 anni, cedola fissa “step-up”, vale a dire crescente negli anni, e premio finale dell’1-3% rispetto al capitale nominale investito, dipendendo dal tasso di crescita medio del pil italiano nel periodo.

BTp Futura, cos’è e come funziona il nuovo bond per i risparmiatori lanciato dal Tesoro

Nelle volontà del Tesoro, dovrebbe riavvicinare il popolo dei risparmiatori ai titoli di stato, dato che la ricchezza finanziaria domestica ammonterebbe a oltre 4.400 miliardi, di cui almeno per 1.400 miliardi depositati in conti bancari infruttiferi. Sarà sufficiente allo scopo? Otterrà il bis di successo del BTp Italia o troppe emissioni in un arco di tempo concentrato rischiano di provocare indigestione?

Sta di fatto che dall’annuncio alla giornata di ieri, lo spread BTp-Bund a 10 anni è salito di 15 punti base, avvicinandosi ai 190. In teoria, diversi fattori avranno inciso sul trend negativo, tra cui il timore sui mercati riguardo a una seconda ondata di contagi. Smaltito certo ottimismo un po’ frettoloso delle sedute precedenti, insomma, molti investitori hanno realizzato i guadagni e sono tornati con i piedi per terra. Tuttavia, il BTp Futura potrebbe aver concorso nella risalita dei rendimenti italiani.

BTp Futura sarà vero affare?

A voler guardare i fatti con occhi esterni, il ricorso del Tesoro a strumenti sempre nuovi per attirare domanda per i propri bond sembra un po’ frutto della disperazione da un lato e dell’improvvisazione dall’altro. Il BTp Italia ha riscosso un buon successo, ma offrendo ai risparmiatori un rendimento minimo superiore a quello del bond con cedola fissa di pari durata, un po’ come mettere l’annuncio su una macchina per modello, data di immatricolazione e km percorsi uguale a un’altra, ma a un prezzo più basso.

Naturale che la venderai subito.

BTp Futura conveniente per i risparmiatori o il nuovo bond delude le attese?

Peraltro, nel caso del BTp Futura, per quanto non si conosca ancora l’entità della cedola fissata, si sa già che un rendimento extra lo si otterrà anche in questo caso tenendo il titolo in portafoglio dall’inizio alla fine. Dunque, il Tesoro riconosce informalmente che non basta offrire un rendimento relativamente più alto per ingolosire i risparmiatori, ma serve pure incentivarli con un plus alla scadenza. Nel caso specifico, il premio è correlato alla crescita del pil, seguendo una modalità sconosciuta sui mercati avanzati e diffusa tra emergenti e paesi in via di sviluppo. In sostanza, l’Italia imita il Terzo Mondo, un fatto che potrebbe anche aver impressionato più di uno all’estero, in particolare.

Alla fine della fiera, poi, non dobbiamo dimenticare che questo “successo” di cui parliamo con riferimento alle ultime maxi-emissioni del Tesoro verrà pagato dai contribuenti in forma di maggiore spesa per interessi. E questo a saperlo sono gli stessi risparmiatori-investitori, che se non si buttano gaudenti e numerosi nell’affare è perché sanno che in ultima istanza saranno anch’essi chiamati, in qualità di cittadini, a mettere mano al portafogli. Per dirla in maniera più estrema, man mano che sottoscriviamo BTp a rendimenti fuori mercato stiamo ipotecando un nuovo pezzo del nostro stesso futuro. E chissà se il nome del nuovo bond non rimandi proprio alle conseguenze che questa corsa al debito pubblico avrà su tutti noi italiani.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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