Ciclisti e strisce pedonali, attenzione alle multe in bicicletta

I ciclisti non possono attraversare in sella sulle strisce pedonali: ecco cosa prevede il Codice e i rischi connessi.
3
1 settimana fa
2 minuti di lettura
multa bicicletta

Con l’arrivo della bella stagione aumenta il numero di ciclisti sulle strade italiane. Cioè detto, molte persone ignorano o sottovalutano le regole che il Codice della Strada impone anche per chi si muove in bicicletta. Uno dei casi più frequenti riguarda il comportamento dei ciclisti in prossimità delle strisce pedonali. Molti attraversano la carreggiata direttamente in sella, pensando di avere gli stessi diritti dei pedoni. Ma la normativa non la pensa così. E i rischi non sono solo legati alla sicurezza: ci sono anche sanzioni amministrative ben precise.

Secondo il Codice della Strada, le strisce pedonali sono riservate esclusivamente ai pedoni.

Il ciclista che desidera attraversare deve scendere dalla bici e condurla a mano. In caso contrario, non solo perde la precedenza, ma si espone anche al rischio di multe. Questa regola mira a ridurre le situazioni di pericolo nei punti di attraversamento, spesso teatro di incidenti causati da comportamenti imprevedibili. Attraversare in sella, anche se a velocità moderata, può sorprendere automobilisti e motociclisti, compromettendo la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

Quali sono i rischi di infrazione in bicicletta

Nonostante l’idea diffusa che la bicicletta sia un mezzo “libero” da regole, la realtà è ben diversa. I ciclisti, in quanto utenti della strada, devono rispettare le stesse norme previste per gli altri veicoli. Questo include il rispetto della segnaletica, dei semafori, delle precedenze e, appunto, del corretto comportamento in prossimità delle strisce pedonali. Chi attraversa in sella senza scendere commette una violazione dell’articolo 190 del Codice della Strada, che regola il comportamento dei pedoni e delle biciclette in determinate situazioni.

Le sanzioni possono andare da 26 a 102 euro.

Ma i rischi non si limitano alla multa. In caso di incidente causato da un attraversamento scorretto, il ciclista può essere ritenuto parzialmente o totalmente responsabile, con conseguenze anche sul piano assicurativo e legale. In pratica, chi si muove in sella in zone riservate ai pedoni non solo mette a rischio la propria incolumità, ma può anche compromettere il risarcimento di eventuali danni. Nei casi più gravi, si può parlare persino di concorso di colpa o di omessa prudenza.

Anche altre infrazioni sono spesso commesse da chi usa la bicicletta: circolazione contromano, mancato uso delle luci in orario notturno, attraversamento con semaforo rosso o guida con il cellulare in mano. Tutti comportamenti vietati e punibili con multe che possono arrivare fino a 200 euro. La bicicletta, sebbene mezzo ecologico e salutare, non è esente da obblighi e responsabilità. Ogni ciclista è tenuto a conoscere e rispettare le norme del Codice della Strada, proprio come qualsiasi altro conducente.

Ciclisti, come comportarsi correttamente sulle strisce pedonali

Il comportamento corretto in prossimità delle strisce pedonali è semplice ma fondamentale. Quando ci si avvicina a un attraversamento, il ciclista deve rallentare, scendere dalla bicicletta e attraversare conducendola a mano. In questo modo assume a tutti gli effetti lo status di pedone e acquisisce la precedenza. Solo in questa modalità l’automobilista è obbligato a fermarsi per far passare il ciclista.

In caso contrario, chi attraversa in sella non ha diritto alla precedenza e può essere ritenuto responsabile di qualsiasi incidente dovesse verificarsi.

Alcuni Comuni hanno introdotto attraversamenti ciclopedonali, riconoscibili da strisce parallele a quelle pedonali, dove i ciclisti possono mantenere la guida del mezzo. Tuttavia, si tratta di casi specifici e segnalati chiaramente, non della norma generale. Sulle strisce pedonali tradizionali, la regola è una sola: scendere dalla bicicletta. Rispettare questa indicazione significa garantire una convivenza più sicura tra tutti gli utenti della strada e ridurre il rischio di scontri o malintesi.

L’educazione stradale non riguarda solo chi guida automobili o motocicli: ogni ciclista, anche il più giovane, dovrebbe essere consapevole delle norme e delle responsabilità connesse al proprio comportamento. Spesso, la convinzione di non costituire un pericolo porta a sottovalutare l’importanza del rispetto delle regole. Eppure, proprio in situazioni apparentemente banali, come un attraversamento sulle strisce, può determinarsi la differenza tra un comportamento sicuro e uno potenzialmente dannoso.

I punti chiave.

  • l Codice impone ai ciclisti di scendere alle strisce pedonali.
  • Chi attraversa in sella può ricevere multe fino a 102 euro.
  • Rischi anche legali in caso di incidenti o infrazioni gravi.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

3 Comments

  1. Questo articolo è fuorviante e scorretto!! L artucolo 190 regolamenta i pedoni e non fa nessun riferimebto alle biciclette.

  2. L’articolo 190 del codice della strada regolamenta il comportamento dei pedoni non nomina assolutamente le biciclette. L’182 del codice della strada riformato non obbliga i ciclisti ad andare a piedi e non impone loro assolutamente di scendere dalla bici a ogni attraversamento pedonale, ma solo ed esclusivamente quando vi sia una possibile situazione di intralcio o pericolo, su richiesta delle forze dell’ordine.
    Quelli che lei chiama attraversamenti ciclopedonali non sono attraversamenti, si chiamano “casa avanzata” e servono a garantire la precedenza sulle macchine ai ciclisti fermi al semaforo. Prima di fare finta di fare informazione dovreste almeno leggere e informarvi.
    La disinformazione è un’arma pericolosa.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Bulgaria nell'euro dal 2026?
Articolo precedente

Bulgaria nell’euro dal 2026? Il 51% è contrario e teme l’aumento della povertà

Emissione bond Unicredit
Articolo seguente

Bond Unicredit dual tranche a 6 e 10 anni, ecco le condizioni dell’emissione di ieri