Call Center nel mirino, finalmente un regolamento che li blocca

L’AGCOM introduce nuove regole per contrastare le chiamate indesiderate dall’estero effettuate dai call center.
3 settimane fa
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Da anni le chiamate moleste da parte dei call center rappresentano una delle principali cause di fastidio per i cittadini. In particolare, le telefonate provenienti da numeri esteri hanno registrato un incremento preoccupante, aggirando spesso le normative italiane e sfuggendo al controllo delle autorità. Si tratta di vere e proprie operazioni di telemarketing aggressivo, che sfruttano numerazioni internazionali per eludere i blocchi imposti ai numeri nazionali e rendersi irrintracciabili. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha deciso di intervenire con un provvedimento specifico per porre un freno a questa pratica sempre più diffusa.

Le nuove disposizioni mirano a rafforzare il sistema di tracciabilità delle chiamate e a impedire l’utilizzo improprio delle numerazioni estere da parte di operatori non autorizzati.

Questo intervento si inserisce in un quadro normativo più ampio, volto a tutelare la privacy degli utenti e a garantire un uso corretto delle reti di comunicazione. Le misure adottate sono il risultato di un’attenta consultazione con gli operatori del settore e si propongono di arginare un fenomeno che, negli ultimi anni, ha assunto proporzioni non più sostenibili.

Call center, chiamate internazionali sotto osservazione

Il nuovo provvedimento dell’AGCOM introduce un principio fondamentale: i call center che operano dall’estero non potranno più utilizzare numerazioni italiane, né potranno camuffare il numero chiamante per simulare una provenienza nazionale. Questo meccanismo, chiamato “spoofing”, è uno degli strumenti più utilizzati per indurre il destinatario a rispondere, convinto che si tratti di una chiamata legittima. Il blocco sarà automatico per tutte le chiamate in entrata che non rispettano le nuove regole di identificazione del chiamante.

Gli operatori italiani di rete fissa e mobile saranno tenuti a implementare sistemi di verifica dell’origine delle chiamate. In pratica, dovranno garantire che i numeri visualizzati sul display dell’utente corrispondano effettivamente al soggetto che effettua la chiamata. Se non sarà possibile risalire con certezza all’identità del chiamante, la telefonata sarà bloccata prima ancora che arrivi al destinatario. Questa misura si propone di aumentare la trasparenza delle comunicazioni e di proteggere gli utenti da frodi e abusi.

AGCOM intensifica i controlli sui call center esteri

Oltre al blocco tecnico delle chiamate, l’AGCOM prevede anche un rafforzamento delle attività di controllo. I call center che vogliono operare con utenze italiane dovranno rispettare determinati requisiti, tra cui la registrazione in appositi registri e la tracciabilità dei flussi telefonici. Inoltre, sarà vietato l’utilizzo di numerazioni mobili o geografiche italiane da parte di soggetti che non risiedono sul territorio nazionale. Questo per evitare che aziende estere possano spacciarsi per realtà italiane e aggirare i divieti in materia di telemarketing.

L’AGCOM ha stabilito che i fornitori di servizi di comunicazione elettronica devono collaborare attivamente per rendere effettivo il blocco. Sarà loro compito identificare e segnalare eventuali anomalie, impedendo l’uso scorretto delle numerazioni. I controlli saranno a campione, ma potranno trasformarsi in verifiche approfondite in caso di segnalazioni da parte degli utenti o delle associazioni dei consumatori.

Le sanzioni previste in caso di violazioni saranno severe. Le imprese che non si adegueranno rischiano multe significative e, nei casi più gravi, la sospensione delle attività. L’obiettivo dell’autorità è chiaro: colpire alla radice il fenomeno delle chiamate moleste provenienti dall’estero, responsabilizzando ogni attore della filiera.

Tutela della privacy e diritti degli utenti al centro

Queste nuove misure si inseriscono in una strategia più ampia di tutela della privacy e dei diritti degli utenti. Negli ultimi anni, l’AGCOM e il Garante per la protezione dei dati personali hanno più volte sottolineato la necessità di rafforzare le difese contro il marketing telefonico non autorizzato. In particolare, si è fatto notare come le chiamate da numeri internazionali rendano spesso inefficaci le iscrizioni al Registro pubblico delle opposizioni.

Il provvedimento risponde a questa esigenza, offrendo agli utenti una protezione concreta e automatica. Non sarà più necessario segnalare ogni singolo numero molesto: il blocco scatterà per tutte le chiamate che non rispettano i criteri stabiliti. Questo meccanismo ridurrà drasticamente il numero di telefonate indesiderate e aumenterà la fiducia dei cittadini nei confronti degli strumenti di tutela esistenti.

L’AGCOM invita comunque gli utenti a continuare a segnalare eventuali abusi, per consentire un monitoraggio costante del fenomeno e migliorare l’efficacia delle contromisure. Anche le associazioni dei consumatori avranno un ruolo centrale, in quanto potranno fare da tramite tra i cittadini e le autorità, raccogliendo le denunce e contribuendo alla trasparenza del sistema.

Il blocco delle chiamate call center dall’estero rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il telemarketing aggressivo. Con questo provvedimento, l’AGCOM mira a ristabilire un equilibrio tra la libertà di impresa e la necessaria tutela dei consumatori. La speranza è che l’adozione di regole chiare e meccanismi di controllo efficaci possa restituire serenità agli utenti, riducendo in modo significativo il disturbo causato da telefonate moleste e scorrette.

Riassumendo.

  • L’AGCOM blocca le chiamate estere mascherate da numeri italiani per contrastare il telemarketing molesto.
  • I call center stranieri dovranno rispettare nuove regole di identificazione e registrazione.
  • Saranno applicate sanzioni severe per chi non rispetta il blocco delle numerazioni non tracciabili.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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