E’ in arrivo sul mercato un nuovo bond sovranazionale denominato in euro. Si tratta dell’emissione annunciata da Banca Europea per gli Investimenti (BEI), un organismo internazionale nato nel secondo dopoguerra. L’obbligazione ha scadenza in data 18 giugno 2035, per cui presenta una durata iniziale di 10 anni. Ad occuparsi dell’operazione sono Deutsche Bank, Barclays, Landsbank Baden-Wuerttemberg e Morgan Stanley. Garantiranno un periodo di stabilizzazione del prezzo fino all’11 luglio al massimo, durante il quale potranno offrire un capitale nominale extra pari al 5% di quello già emesso per tenere sotto controllo il prezzo.
Confronto con Bund
Non si conoscono ancora né il pricing, né l’ammontare del bond sovranazionale in euro. Sappiamo che il codice ISIN è EU000A4ECKZ8. L’emittente è considerato massimamente affidabile sul piano creditizio da parte di tutte le agenzie internazionali, che non a caso gli assegnano rating tripla A.
Per questo motivo il titolo si configura come un investimento “risk free” alla pari di “safe asset” come i Bund per restare nell’Eurozona.
Rispetto ai titoli di stato tedeschi, però, il bond sovranazionale in euro offrirà certamente un premio. Per il 2035 ha già un’emissione in euro negoziata sul mercato secondaria: il Green Bond con cedola 0,01% (ISIN: XS2194790262) e che chiudeva ieri le contrattazioni a 74 centesimi, corrispondente a un rendimento lordo alla scadenza del 2,94%. Di fatto, sopra il rendimento tedesco per circa 40 punti base o 0,40%. Per questo ci aspettiamo che la nuova emissione esiti una cedola in area 2,90% con un prezzo di aggiudicazione attorno alla pari.
Bond sovranazionale in euro sicuro e ancora redditizio
Perché questo maggiore rendimento, se trattasi di una tripla A? La minore liquidità del relativo mercato fa la differenza.
Già i titoli di stato tedeschi sono poco liquidi di per sé, ma perlomeno la Germania sta tornando ad aumentare le emissioni nette con l’annunciato maxi-piano a debito di 1.000 miliardi in 10 anni. La BEI può indebitarsi in misura limitata e per conto degli stati membri, tra cui l’Italia. Il bond sovranazionale in euro rappresenta pur sempre, tuttavia, un investimento sicuro per differenziare il portafoglio in un orizzonte temporale medio-lungo e incassando una cedola netta ancora dignitosa, quasi certamente superiore al 2,50%.