Affitto di casa, casa popolare, 730 e detrazioni, ecco la guida

Si può scaricare dal reddito il canone di affitto? Ecco le regole da seguire e cosa cambia in base a reddito, età e tipologia di contratto.
2 settimane fa
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detrazioni affitto
Foto © Pixabay

Presentando la dichiarazione dei redditi, sia con il modello 730 sia con il modello Redditi PF, la stragrande maggioranza dei contribuenti ha un’unica, grande preoccupazione: quanto si può “scaricare” dal reddito. Le voci da portare in deduzione (che riducono il reddito complessivo su cui si calcola l’IRPEF) o in detrazione (che abbattono l’imposta già calcolata) sono infatti decisive per alleggerire il carico fiscale, e anche l’affitto fa la sua parte.

Tra i molteplici oneri detraibili, infatti, rientra anche il canone di affitto dell’abitazione principale — ma la materia è tutt’altro che semplice. Differenze di contratto, locazioni da privati o da enti di edilizia residenziale pubblica, soglie di reddito e innumerevoli casi particolari rendono il quadro intricato.

Ecco perché i dubbi non mancano, come testimoniano le domande di alcuni lettori.

“Posso scaricare l’affitto della casa popolare nel mio modello 730? C’è chi dice di sì e chi di no. Il mio CAF, per esempio, mi ha risposto negativamente.”

“Buonasera, io e la mia famiglia viviamo in affitto. Sto per rinnovare il contratto, perché il precedente sta per scadere. Vorrei un vostro consiglio sulla tipologia di contratto da scegliere: qual è la formula che assicura la detrazione più alta possibile? Grazie.”

Affitto di casa, casa popolare, 730 e detrazioni, ecco la guida

Il canone versato per l’abitazione principale del nucleo familiare dà diritto a una detrazione IRPEF nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente. La detrazione, però, non è unica: varia in base al tipo di contratto stipulato e al reddito del dichiarante.

Un punto fermo riguarda la locazione di case popolari (alloggi di edilizia residenziale pubblica): oggi l’affitto di un alloggio ERP non è più detraibile, né nel 730 né nel modello Redditi PF.

Ecco come funzionano i bonus per la detrazione del canone di affitto

Contratto libero 4 + 4

  • 300 € di detrazione se il reddito non supera 15.493,71 €.
  • 150 € di detrazione se il reddito è compreso tra 15.493,72 € e 30.987,41 € (oltre questa soglia non spetta alcun beneficio).

Contratto concordato (Legge 431/1998)

  • 495,80 € di detrazione fino a 15.493,71 € di reddito.
  • 247,90 € di detrazione da 15.493,72 € a 30.987,41 €.
  • Per i giovani under 30 la detrazione sopra indicata raddoppia.

Lavoratori dipendenti fuori sede

Se il trasferimento riguarda un’abitazione distante almeno 100 km dalla residenza abituale, spetta:

  • 991,60 € di detrazione fino a 15.493,71 € di reddito.
  • 495,80 € di detrazione da 15.493,72 € a 30.987,41 €.

In sintesi, per ottenere la detrazione massima è essenziale:

  1. identificare il contratto di locazione più adatto (libero, concordato, fuori sede);
  2. verificare la fascia di reddito di appartenenza;
  3. ricordare che gli alloggi ERP non rientrano più tra quelli agevolabili.

Conoscere in anticipo questi dettagli consente di ottimizzare il beneficio fiscale e di evitare sgradite sorprese al momento della dichiarazione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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