Spesso ci piace immaginare come sarà il futuro: è un gioco divertente e appassionante cercare di scorgere le novità del presente e proiettarle nel prossimo futuro, profetizzare come cambierà un settore e come ci comporteremo tra 10 anni. Il gioco di oggi corrisponde alla seguente domanda: come saranno i videogiochi del futuro? Cosa dobbiamo aspettarci dall’universo videoludico? Il futuro è già oggi, sotto molti aspetti, anche se non è parecchio sponsorizzato. Del futuro dei videogiochi ce ne parlano aziende come Sony, Facebook e Apple, tanto per citarne alcune, e giochi come Ingress, che sta facendo tanto discutere per la ventata di rivoluzione che ha portato nei giochi mobile.
Uno sguardo ai videogames del domani
Dieci anni fa non ci saremmo mai immaginati di fare cose che solitamente facciamo oggi e fra dieci anni le cose continueranno a cambiare, irrimediabilmente, anche nell’universo videoludico. In realtà, parlare di videogiochi del futuro potrebbe essere riduttivo, sarà l’intero sistema a cambiare e a rivoluzionarsi. Ecco alcune profezie che circolano ultimamente da più parti e che possono essere lette già dalle notizie di oggi e dai percorsi di sviluppo che stanno intraprendendo diverse aziende. Riassumiamo le principali novità punto per punto:
- Realtà virtuale: Oculus Rift, Project Morpheus, ovvero rispettivamente Facebook e Sony, che stanno pensando di implementare la realtà virtuale nell’universo videoludico attraverso un accessorio attualmente ingombrante ma che nel corso del tempo potrebbe ridursi fino a diventare un dispositivo “tascabile”. Certamente i videogiochi del futuro punteranno prevalentemente sull’immersività e la realtà virtuale avrà sicuramente più fortuna del 3D.
- Realtà aumentata: Invizimals è solo un esempio, ma anche Nintendo (3DS e non solo) puntano fortemente alla realtà aumentata, attraverso accessori che somigliano tanto ai giocattoli tradizionali. Proprio questa componente pone oggi la realtà aumentata una soluzione ideale per i più piccoli: il grande salto sarà quando la realtà aumentata si dedicherà anche ai videogiocatori adulti.
- Creazione videogiochi: diversi videogiochi già oggi vengono realizzati e ultimati su suggerimenti e consigli dei giocatori, ovvero del pubblico interessato. Sì, perché a volte è meglio sentire il parere di chi un videogioco lo fruisce piuttosto che quello di uno sviluppatore che lo fa solo per lavoro. Videogiochi in fase beta da provare aperti a tutti i diretti interessati, campagne di crowdfunding per realizzare un videogame su ispirazione collettiva, possibilità di dialogare attivamente con gli sviluppatori. Domani figureremo anche noi tra i titoli di coda di un videogioco.
- Distribuzione videogiochi: c’è chi è pronto a giurare (Electronic Arts) che presto i videogiochi si scaricheranno solo tramite rete e saranno gratuiti, o meglio, offriranno una serie di acquisti durante la fruizione dello stesso, come quando si entra in un negozio e poi si mette mano al portafoglio. Forse scomparirà l’intermediario della distribuzione come la conosciamo oggi e i negozi fisici dovranno incassare il colpo o adattarsi al cambiamento per sopravvivere.
- Multi-piattaforma: un domani sarà possibile iniziare un videogioco su console e proseguirlo su iPhone o su un dispositivo Android, o ancora su un controller con display. Sostanzialmente potremo portare il nostro gioco ovunque, come già succede per le app e i giochi sugli store mobile online, soprattutto se i videogames saranno reperibili e scaricabili da internet.
- Giochi collettivi: vi ricordate i giochi di società? Bene, si stanno per evolvere: innanzitutto sono online, possono ospitare migliaia e migliaia di partecipanti e saranno coinvolgenti e sociali. Non parliamo di giochi single player, ma di multiplayer a tutti gli effetti, con azione, adrenalina e un livello di coinvolgimento totale che porterà gli utenti, invece che a chiudersi in sé stessi, a cercare collaborazioni e a stringere rapporti con altri videogiocatori per portare a termine le missioni.
Queste sono solo alcune impressioni che si possono ricavare oggi su come cambierà l’industria videoludica.