Con una FAQ pubblicata in data 20 maggio, l’Agenzia delle entrate ha spiegato perchè quest’anno ossia nella dichiarazione dei redditi 2025, alcuni contribuenti subiscono un taglio detrazioni 2025, detrazioni che sono più basse rispetto a quelle calcolare applicando la percentuale del 19%.
Un contribunte ha chiesto nello specifico perché dopo l’inserimento in fase di compilazione degli interessi relativi al mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, per i quali spetta la detrazione del 19%, dall’esito della dichiarazione risulta, invece, un importo inferiore al 19 per cento.
La risposta è da ricercare in una norma che è stata in vigore solo per il periodo d’imposta 2024; il 2024 è proprio l’anno che andremo a dichiarare quest’anno. Infatti per regola nell’anno N+1 si dichiarano i redditi prodotti nell’anno precedente, anno N.
Taglio alle detrazioni Irpef 2024: nel 730/2025 sforbiciata da 260 € per chi supera 50 000 €
La riforma Irpef approvata con il d.lgs. 216/2023 ha ridisegnato le aliquote per i redditi medio‑bassi, ma per finanziare quel beneficio il legislatore ha varato un taglio forfettario alle detrazioni del 19 per cento.
Nella dichiarazione 730/2025 – relativa ai redditi 2024 – i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50 000 euro vedranno decurtato il rimborso d’imposta di una cifra fissa: 260 euro.
La sforbiciata opera una sola volta, ma si somma, per i redditi sopra 120 000 euro, al meccanismo già in vigore di progressiva riduzione delle stesse detrazioni.
Di seguito spieghiamo con qualche esempio numerico, chi rischia di perdere quel vantaggio fiscale, quali spese sono coinvolte e quali restano intatte.
Perché nasce la misura
Il Governo ha scelto di coprire parte del costo dell’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef chiedendo un contributo ai soggetti con redditi medio‑alti.
Ossia un taglio alle detrazioni 2025
La Relazione tecnica stima che la riduzione di 260 euro per ciascun contribuente con reddito oltre 50 000 € genererà il gettito necessario a rendere stabile il nuovo schema d’aliquote.
Come funziona la decurtazione
- Soglia reddituale: il taglio scatta sopra 50 000 € di reddito complessivo, calcolato al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze.
- Importo: 260 € in meno sulle detrazioni complessive spettanti.
- Durata: si applica soltanto al periodo d’imposta 2024 (modello 730/2025 o Redditi 2025).
Noi di Investire Oggi avevamo già detto che nel 730/2025 si perdono 260 euro.
Le spese coinvolte
Spese soggette al taglio (detrazione 19 %) |
Spese escluse (restano al 19 %) |
• Interessi mutuo prima casa • Spese scolastiche e universitarie • Spese funebri • Spese veterinarie • Premi assicurativi (vita, infortuni, calamità) • Attività sportive dei figli • Intermediazione immobiliare • Erogazioni liberali (Onlus, scuole, partiti, ecc.) |
• Spese sanitarie (ticket, visite, analisi, dispositivi medici) |
Effetto cumulativo oltre 120 000 €
Chi dichiara più di 120 000 € subisce già dal 2020 una riduzione proporzionale delle detrazioni al 19 %, che si azzera a quota 240 000 €. La trattenuta fissa di 260 € si aggiunge a questa sforbiciata progressiva, erodendo ulteriormente il rimborso d’imposta.
Esempio pratico
Immaginiamo un contribuente con 140 000 € di reddito complessivo 2024 e 800 € di spese scolastiche pagate con strumenti tracciabili.
- Detrazione lorda: 800 × 19 % = 152 €.
- Riduzione progressiva (83,33 %): 152 € × 0,8333 = 127 €.
- Taglio fisso: 127 € – 260 € = 0 €.
Il rimborso è quindi azzerato. Se le spese fossero 3 000 €, dopo la riduzione progressiva resterebbero 475 €; il taglio le porterebbe comunque a 215 €.
Precompilata 2025. L’Agenzia delle entrate spiega perchè le detrazioni sono più basse
Tale meccanismo riguarda anche chi presenta la dichiarazione dei redditi precompilata: 730 o modello Redditi.
Infatti, in una FAQ pubblicata in data 20 maggio sugli oneri in precompilata, l’Agenzia delle entrate ha ribadito che:
Se sei un contribuente con un reddito superiore a 50.000 euro, come indicato nelle istruzioni per la compilazione del modello 730/2025 (pag. 56), l’ammontare della detrazione spettante per l’anno 2024, per gli oneri per cui è prevista una detrazione del 19% (escluso spese sanitarie), per le erogazioni liberali verso i partiti politici e per i premi assicurativi per eventi calamitosi, è diminuito di un importo pari a 260 euro (articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216).
Riassumendo.
- Taglio detrazioni 2025 di 260 € per chi supera 50 000 €.
- Colpisce tutte le detrazioni del 19 %, tranne le spese sanitarie.
- Vale solo per i redditi 2024 ma si somma alla riduzione progressiva oltre 120 000 €.
- L’impatto reale dipende dal mix di spese sostenute e dall’ammontare complessivo delle detrazioni residuamente spettanti.