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Oggi: 05 Dic, 2025

Straordinari, festivi e notturni: busta paga in aumento con la manovra 2026?

La manovra bilancio 2026 introdurrebbe meno tasse su straordinari e premi di produttività, premiando flessibilità e impegno dei lavoratori
2 mesi fa
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legge bilancio
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La manovra di bilancio 2026 si prepara a introdurre alcune novità significative per i lavoratori italiani, con l’obiettivo di sostenere il potere d’acquisto e migliorare la competitività delle imprese. Tra le misure attese figurano quelle legate alla riduzione della tassazione sulle ore di lavoro straordinario, festivo e notturno, insieme a un rafforzamento delle politiche retributive basate sulla produttività.

Manovra bilancio 2026: tassazione agevolata per il lavoro straordinario

A partire dal 2026, la manovra di bilancio potrebbe prevedere l’introduzione di una tassazione sostitutiva del 10% sulle maggiorazioni corrisposte per le ore di lavoro straordinario, festivo e notturno. Il beneficio sarebbe applicabile entro un tetto massimo di 4.000 euro lordi all’anno per ciascun lavoratore.

Superata questa soglia, le somme eccedenti continuerebbero a essere tassate con le aliquote ordinarie IRPEF, mantenendo una distinzione tra reddito agevolato e reddito complessivo.

Si tratterebbe di una misura che, nelle intenzioni del legislatore, mirerebbe a favorire i lavoratori impegnati in turni o orari più gravosi, riconoscendo loro un vantaggio fiscale concreto. Allo stesso tempo, l’intervento risponderebbe alle esigenze delle imprese che operano in settori caratterizzati da elevata flessibilità operativa.

Premi di produttività: più spazio alle retribuzioni variabili

Un’altra componente centrale della manovra di bilancio 2026 riguarderebbe i premi di risultato, ossia quelle somme legate al raggiungimento di obiettivi aziendali di produttività, redditività, qualità o innovazione.

Il disegno di legge prevederebbe l’innalzamento del limite massimo dei premi soggetti a tassazione agevolata. Attualmente fissato a 3.000 euro lordi all’anno, il tetto verrebbe portato a 4.000 euro, in linea con la nuova soglia prevista anche per le ore straordinarie. La tassazione applicata resterebbe al 10%, confermando la volontà del governo di incentivare la partecipazione dei lavoratori ai risultati d’impresa.

Ma la novità più rilevante sarebbe l’estensione della platea dei beneficiari: la manovra intenderebbe, infatti, consentire l’accesso al regime agevolato anche ai lavoratori con redditi fino a 100.000 euro annui, ampliando così la fascia di dipendenti che potranno usufruire dell’aliquota ridotta.

Obiettivi della riforma

Le modifiche fiscali previste nella manovra bilancio 2026 perseguirebbero obiettivi economici e sociali di ampio respiro. Da un lato, mirerebbero a rafforzare il reddito disponibile dei lavoratori dipendenti, in un contesto di inflazione e aumento del costo della vita. Dall’altro, intenderebbero sostenere le imprese che necessitano di maggiore flessibilità per gestire picchi di domanda o garantire servizi essenziali.

L’insieme di queste misure risponderebbe a una strategia più ampia di valorizzazione del lavoro: l’introduzione di agevolazioni fiscali per lo straordinario e i premi di produttività non solo alleggerirebbero la pressione fiscale, ma premierebbero anche l’impegno e la performance individuale.

In questo modo, la politica economica punterebbe a creare un circolo virtuoso tra produttività e reddito, incentivando i comportamenti che contribuiscono alla crescita del sistema economico nel suo complesso.

Manovra bilancio 2026: impatti attesi su lavoratori e imprese

Per i lavoratori, la nuova disciplina potrebbe tradursi in una busta paga più pesante e in una maggiore convenienza nell’accettare turni aggiuntivi o obiettivi sfidanti.

L’agevolazione del 10% rappresenterebbe, infatti, un risparmio fiscale non trascurabile rispetto alla tassazione progressiva ordinaria, che in molti casi può superare il 30%.

Per le imprese, invece, la riforma offrirebbe uno strumento di gestione più flessibile delle risorse umane, permettendo di modulare meglio i carichi di lavoro e di incentivare la produttività attraverso premi mirati. Inoltre, la riduzione della pressione fiscale sui compensi variabili potrebbe favorire la diffusione di modelli retributivi più moderni e meritocratici, legati ai risultati e alla qualità della prestazione.

Riassumendo

  • La manovra bilancio 2026 introdurrebbe una tassazione agevolata del 10% sul lavoro straordinario.
  • Il beneficio si applicherebbe fino a 4.000 euro lordi annui per lavoratore.
  • Misura pensata per sostenere redditi e favorire settori con turni flessibili.
  • Premi di produttività: limite agevolato aumenterebbe da 3.000 a 4.000 euro.
  • L’agevolazione estesa anche ai lavoratori con redditi fino a 100.000 euro.
  • Obiettivo: aumentare redditi, produttività e competitività delle imprese italiane.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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