RUNTS, scadenza bilancio in arrivo: il Ministero spiega cosa fare entro il 30 giugno 2025

Il deposito bilancio al RUNTS 2025 rappresenta un passaggio cruciale per la trasparenza e la regolarità degli ETS.
1 settimana fa
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bilancio runts
Foto © Investireoggi

Il deposito bilancio al RUNTS rappresenta un adempimento essenziale per tutti gli Enti del Terzo Settore (ETS) italiani, ed è disciplinato da un complesso di norme aggiornato recentemente.

Il termine utile per completare il deposito relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è fissato per il 30 giugno 2025, in quanto il termine ordinario – il 29 giugno – coincide con una domenica.

Con il supporto normativo della Legge 104/2024, il quadro regolatorio è stato oggetto di rilevanti modifiche che impattano direttamente gli obblighi degli ETS in merito alla rendicontazione. In particolare, l’obiettivo delle nuove disposizioni è duplice: da un lato favorire maggiore trasparenza nei confronti della collettività e della Pubblica Amministrazione; dall’altro semplificare i flussi di informazioni per la pianificazione delle attività di vigilanza.

Deposito bilancio RUNTS: linee guida del Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso l’avviso pubblicato il 5 giugno 2025, ha chiarito modalità operative e tempistiche per il deposito dei documenti contabili al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Gli enti sono tenuti a presentare, entro i termini stabiliti:

  • il bilancio di esercizio oppure, in alternativa per gli enti minori, il rendiconto per cassa;
  • gli eventuali rendiconti delle attività di raccolta fondi realizzate nel corso dell’anno;
  • per gli enti con introiti superiori al milione di euro, è obbligatoria anche la presentazione del bilancio sociale.

Tutta la procedura deve avvenire attraverso il portale ufficiale RUNTS, accedendo tramite la voce “Accedi al Registro” e seguendo le istruzioni del Manuale Utente.

Le modifiche normative della Legge 104/2024

La Legge 104/2024, entrata in vigore il 4 luglio dello stesso anno, ha apportato un aggiornamento significativo al Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017), in particolare all’articolo 48, comma 3.

La nuova disciplina prevede che tutti gli ETS debbano procedere al deposito bilancio al RUNTS entro 180 giorni dalla chiusura dell’anno contabile.

Nel 2025, considerando che il termine naturale di 180 giorni cade di domenica, gli enti potranno ottemperare all’obbligo entro lunedì 30 giugno, primo giorno feriale utile. Il mancato rispetto di questa scadenza può esporre l’ente a sanzioni e alla perdita di alcuni benefici previsti per il Terzo Settore.

Come funziona il deposito bilancio al RUNTS

Il procedimento si svolge interamente per via telematica. Non sono ammessi invii tramite PEC o modalità alternative: ogni documento deve essere caricato direttamente nella sezione dedicata del portale RUNTS.

Una novità operativa introdotta dal Ministero, a partire dal 10 giugno 2025, riguarda la compilazione del campo denominato “Totale entrate”, che comparirà nella schermata “Dati principali” della pratica online. Questo campo rappresenta un elemento fondamentale per migliorare l’elaborazione statistica e informativa del sistema.

Dove Trovare il Dato “Totale Entrate”

Il valore da inserire dipende dal tipo di bilancio redatto:

  • per il modello B (rendiconto gestionale), bisogna indicare il dato relativo ai “Totale proventi e ricavi”;
  • per il modello D (rendiconto per cassa), si fa riferimento al valore “Totale entrate della gestione”.

In caso di cifre decimali, è obbligatorio arrotondare all’intero superiore. Ad esempio, un importo di €101.234,15 dovrà essere indicato come 101235.

La mancata compilazione di questo campo impedisce l’avanzamento della procedura, anche se – come precisato – eventuali errori possono essere corretti successivamente dagli Uffici RUNTS senza effetti sanzionatori.

Deposito bilancio al RUNTS: strumenti a supporto degli ETS

Per facilitare l’adempimento, il Ministero ha messo a disposizione un Manuale Utente in formato PDF, che illustra passo dopo passo le operazioni da compiere per concludere correttamente il deposito bilancio al RUNTS. È inoltre ammesso il ricorso a soggetti delegati, come professionisti abilitati o reti associative, per effettuare la pratica per conto dell’ente.

Da segnalare che gli ETS che hanno già concluso il deposito prima dell’attivazione della nuova funzionalità relativa al “Totale entrate” non sono obbligati a ripresentare la pratica. Questo consente di evitare inutili duplicazioni e carichi amministrativi superflui.

Obiettivi del nuovo sistema

L’inserimento del dato sulle entrate ha una finalità strategica. Alimentare la base informativa nazionale sugli ETS e consentire una migliore programmazione delle attività istituzionali e di controllo. Il sistema RUNTS, in questo modo, non diventa solo un archivio documentale ma anche uno strumento di monitoraggio dell’intero comparto del Terzo Settore.

Questo approccio si inserisce in un processo più ampio di digitalizzazione e trasparenza richiesto alle organizzazioni non profit, rafforzando la fiducia tra cittadini, enti e pubblica amministrazione.

Riassumendo

  • Scadenza deposito bilancio ETS al RUNTS fissata per il 30 giugno 2025.
  • Obbligo esteso anche a rendiconti raccolte fondi e bilancio sociale oltre 1 milione.
  • Tutti i documenti vanno caricati esclusivamente tramite portale RUNTS.
  • Inserimento obbligatorio del campo “Totale entrate” nella pratica telematica.
  • Il sistema punta a migliorare trasparenza e pianificazione istituzionale.
  • ETS già in regola prima del 10 giugno non devono ripresentare il deposito.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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