I buoni fruttiferi postali sono dei prodotti finanziari di investimento garantiti dallo Stato Italiano ed emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti Spa così come i libretti postali. È possibile sottoscriverli sia in forma cartacea che dematerializzata.

La differenza è che nel primo caso chi li sottoscrive riceve un pezzo di carta che deve custodire gelosamente per il rimborso mentre nel secondo caso non si avrà nulla di fisico tra le mani in quanto si tratterà di una scrittura contabile. Per poterli sottoscrivere, però, si dovrà necessariamente essere titolari di un conto corrente BancoPosta oppure di un Libretto di risparmio postale che fungeranno da conto di regolamento.

In questi ultimi tempi si è parlato molto dei buoni fruttiferi postali della serie Q e Q/P perché il risparmiatore con essi potrebbe aver diritto a degli interessi più alti. Ecco le info in merito ed i tassi migliori di fine mese di maggio.

Occhio alle serie Q e Q/P

Chi ha un buono postale fruttifero della serie Q o Q/P potrebbe aver diritto a degli interessi più alti rispetto a quelli riconosciuti da Poste Italiane. Dietro tali titoli, infatti, Poste ha applicato un timbro con i nuovi tassi ovviamente inferiori rispetto a quelli indicati sul modulo. Potrebbero però esserci degli errori per quanto concerne il rendimento degli ultimi 10 anni. Molti risparmiatori infatti si sono rivolti all’ABF perché dietro ai loro titoli vi era un timbro con i rendimenti fino al 20° anno mentre dopo tale data non erano riportate indicazioni ulteriori oltre a quelle derivabili dalla tabella.

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Occhio ai migliori tassi del momento

I migliori tassi del momento inerenti ai bfp riguardano i 3×4 ed i 4×4. Questi ultimi sono il prodotto ideale per chi vuole investire nel lungo periodo fino a 16 anni contando su rendimenti fissi crescenti.

La flessibilità di rimborso, poi, si ottiene anche dopo 4, 8 e 12 anni con il riconoscimento degli interessi maturati. Così come altre tipologie di buoni, inoltre, anche questi non hanno spese di sottoscrizione, rimborso o gestione ed in più sono soggetti ad una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi. Dalle condizioni in vigore dall’8 maggio si evince che alla fine del 4° anno il rendimento effettivo annuo lordo sarà dello 0,40%, dopo l’8° anno dello 0,75%, dopo il 12° anno dell’1,25% e dopo il 16° anno dell’1,75%.

I buoni 3×4, invece, saranno uno strumento valido per chi vorrà investire fino a 12 anni contando su rendimenti fissi crescenti. La flessibilità di rimborso con il riconoscimento degli interessi maturati ci sarà dopo 3, 6 e 9 anni. Il rendimento effettivo annuo lordo al termine del 3° anno sarà dello 0,35%, dopo il 6° anno dello 0,50%, dopo il 9° anno dell’1% e dopo il 12° anno dell’1,50%.

Si ricorda infine che per tutti i buoni fruttiferi postali la prescrizione ci sarà dopo 10 anni mentre i titoli diventeranno infruttiferi dal giorno successivo alla scadenza.

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