Dopo il Covid-19, il conflitto tra Russia ed Ucraina e la siccità, potrebbe arrivare anche l’apocalisse energetica. Da ottobre, infatti, la bolletta del gas potrebbe lievitare ancora. La tragedia per molte famiglie, però, si consumerà solo a novembre quando arriverà la tanto temuta fattura con i costi aggiornati.

Chi è riuscito a mettere da parte qualche soldino si chiede se dovrà utilizzarlo per pagare le prossime bollette. C’è sfiducia e rancore un po’ ovunque perché dallo Stato non arriva alcuna misura concreta e duratura.

Gli italiani, comunque, non si abbattono e cercano modi per risparmiare in vista del Grande Inverno che sta per arrivare.

C’è chi ha optato per le stufe a pellet non immaginando, però, che tale materiale sarebbe salito alle stelle e chi semplicemente ha deciso di coprirsi di più. Ma chi abita in zone fredde come potrà mai fare? Scaldarsi davanti a un focolare come facevano gli uomini primitivi, si chiedono in molti?

Il gas arriverà davvero ai 3 euro a metro cubo?

Il sito Controllabolletta ha simulato la dinamica della bolletta del gas nei prossimi trimestri fino al 2024 usando come riferimento i prezzi dei futures del 2 settembre. Sono prezzi, però, espressi dal mercato prima della chiusura del Nord Stream. E se si considerano le accise, l’Iva e i costi di distribuzione, nel prossimo trimestre ci potremmo avvicinare ai 3 euro a metro cubo.

Sembra fantascienza ma lo scenario prossimo potrebbe essere proprio questo. C’è chi ha adesso un contratto bloccato con il mercato libero e paga 0,29 centesimi al metro cubo per cui non riesce proprio a immaginare cosa potrà succedere al suo budget familiare se il prezzo dovesse salire così tanto. “Che devo fare, se non ho i soldi, non pago, di certo non posso andare a rubare” si sente dire da qualcuno al supermercato. “Già non posso comprare i generi alimentari, ora anche quest’altra mazzata” risponde qualcun’ altro.

Arera cambia le regole

Dal 1° ottobre prossimo, come tutti sapranno c’è l’aggiornamento delle tariffe Arera di luce e gas. La novità riguarda soprattutto quest’ultimo la cui tariffa non si baserà più sulle quotazioni a termine del mercato olandese ma sulla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano. In più l’aggiornamento delle tariffe non sarà più trimestrale bensì mensile. In questo modo si vogliono cogliere i vantaggi dei nuovi prezzi cogliendo al volo le eventuali variazioni a ribasso. Così si graverà meno sui consumatori finali che davvero non ne possono più e si augurano che stavolta si possa mettere davvero la parola fine a tutta questa storia.

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