L’inflazione nell’Area Euro è risalita al 2,3% a novembre, stando alle stime preliminari dell’Eurostat. Si tratta del dato più alto dal luglio scorso, seppure leggermente sotto le aspettative. Ciononostante, il mercato obbligazionario ha tirato dritto anche nella giornata di ieri. I rendimenti tedeschi a 2 anni, che colgono la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) e seguono l’andamento atteso del suo tasso sui depositi bancari, sono scesi all’1,97%. E’ il livello più basso dal mese di ottobre del 2022, quando ancora Francoforte aveva appena iniziato ad alzare i tassi di interesse.
Crollo da inizio giugno
Precedentemente al primo taglio dei tassi, avvenuto nel giugno scorso, i rendimenti tedeschi sul tratto medio-breve della curva delle scadenze sfioravano il 3%. Da allora si sono contratti dell’1% pieno, mentre la BCE ha sin qui tagliato i tassi per tre volte dello 0,75% complessivo. Questo significa che i prezzi attuali del bond in Germania incorporano un altro taglio dei tassi dello 0,25% come per certo. In effetti, nessuno pubblicamente lo ha messo in discussione nelle ultime settimane tra i banchieri centrali.
Crisi in Francia accelera il taglio dei tassi BCE
Il mercato si è portato avanti e sconta un taglio dei tassi per dicembre dello 0,50% con probabilità superiori al 70%. Lo si deduce dai futures sull’Euribor a 3 mesi, anch’esso riflettente l’andamento del tasso sui depositi bancari della BCE. Al 2,82% per il prossimo mese, è atteso in calo dal livello attuale sostanzialmente per lo 0,43%, cioè quasi di mezzo punto percentuale per l’appunto. E la crisi in Francia non fa che rendere questo scenario più probabile, perché la BCE dovrà evitare in ogni modo che gli Oat diventino i nuovi BTp.
Stando alle previsioni del mercato, la BCE sarebbe un bel po’ “davanti alla curva”, cioè in ritardo nel tagliare i tassi. Resta il fatto che l’inflazione “core”, al netto di energia e generi alimentari freschi, pur stabile, sia ancora sopra il target del 2%, al 2,7% nell’Eurozona.
Rendimenti tedeschi segnale chiaro sui tassi a dicembre
Altro dato che influenzerà le decisioni di Francoforte a dicembre sarà il cambio euro-dollaro, a picco nelle ultime settimane e a rischio parità. La debolezza potrebbe sostenere la ripresa dei prezzi nei prossimi mesi, aumentando i costi delle importazioni. Ma i rendimenti tedeschi a breve segnalano che il quarto taglio dei tassi sia praticamente certo. La stessa economia in Germania invia segnali negativi e il quarto trimestre potrebbe registrare un Pil nuovamente in calo, sebbene ciò sarà noto solamente alla fine di gennaio.