Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 17 ottobre 2025, ha varato la manovra di bilancio 2026. SI tratta solo del primo passo che porterà alla versione definitiva della finanziaria che approderà in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno. Tra le misure contenute c’è la proroga di un altro anno del bonus mobili e grandi elettrodomestici. Senza, il beneficio fiscale sarebbe terminato con le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Un sospiro di sollievo sia per coloro che anche nel 2026 saranno alle prese con le spese per arredare la casa oggetto di lavori di ristrutturazione, sia per il comparto mobili ed elettrodomestici. La fine del bonus, infatti, avrebbe ripercussioni negative sulle vendite.
Bonus mobili e grandi elettrodomestici: come funziona
Ricordiamo che il bonus mobili e grandi elettrodomestici consiste nell’ulteriore detrazione fiscale nella misura del 50% riconosciuta a fronte di acquisti destinati ad arredare un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia (non di efficientamento energetico). La detrazione si spalma in 10 quote annuali di pari importo.
Attenzione alla data di inizi lavori. Ad esempio, per le spese 2025 è importante che i lavori di ristrutturazione siano iniziati dal 1° gennaio 2024. Le spese dell’arredo devono essere documentare con strumenti tracciabili, ossia bonifico, carte di crediti o debito. Non spetta il bonus mobili e grandi elettrodomestici se il pagamento delle spese è in contanti o con assegno. Non serve fare il bonifico parlante come negli altri bonus edilizi.
Per le spese del 2025 la detrazione spetta su un limite massimo di spesa pari a 5.000 euro per unità immobiliare oggetto di ristrutturazione. Quindi, la detrazione massima è pari a 2.500 euro per unità immobiliare.
La proroga al 2026
Ebbene secondo normativa vigente il bonus mobili e grandi elettrodomestici avrebbe dovuto fermarsi con le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. La manovra di bilancio 2026, nella versione licenziata dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025, contiene la proroga anche alle spese del 2026. L’impianto rimane quello del 2025 (misura della detrazione, modalità di pagamento, limite di spesa, ecc.).
Per avere il beneficio fiscale sulle spese del 2026 è, tuttavia, fondamentale che i lavori di ristrutturazione non siano iniziati prima del 1° gennaio 2025.
Gli acquisti ammessi al bonus mobili e grandi elettrodomestici
Confermati anche gli acquisti ammessi al bonus. Il bonus riguarda e riguarderà solo determinati beni. Tra i mobili inclusi figurano:
- Letti, armadi e cassettiere;
- Librerie, tavoli e sedie;
- Comodini, divani, poltrone e credenze;
- Materassi e apparecchi per l’illuminazione.
Restano esclusi elementi come porte, pavimenti (ad esempio parquet), tende, tendaggi e altri complementi non essenziali all’uso abitativo degli ambienti.
Per i grandi elettrodomestici si intendono quelli con determinati requisiti di efficienza energetica. Rientrano:
- Forni: almeno classe A;
- Lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie: almeno classe E;
- Frigoriferi e congelatori: almeno classe F.
Sono compresi anche gli elettrodomestici per i quali non è ancora obbligatoria l’etichetta energetica ufficiale. Gli acquisti ammessi comprendono frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavasciuga, lavastoviglie, forni a microonde, stufe elettriche, radiatori, ventilatori e condizionatori.
Bonus mobili e grandi elettrodomestici: un incentivo con effetti economici positivi
La proroga del bonus mobili e grandi elettrodomestici rappresenta una scelta strategica anche dal punto di vista economico.
Negli ultimi anni, questa agevolazione ha stimolato la domanda interna e sostenuto un comparto industriale che conta migliaia di imprese e lavoratori. La sua interruzione avrebbe potuto causare un rallentamento nelle vendite. E un impatto negativo sulla produzione nazionale.
Con il rinnovo per il 2026, si garantisce continuità al sostegno delle famiglie che affrontano spese di ristrutturazione necessitando del successivo arredo e, al tempo stesso, consolidare i risultati positivi in termini di consumi e occupazione nel settore dell’arredo e dell’elettronica domestica.
Riassumendo
- Prorogato al 2026 il bonus mobili e grandi elettrodomestici con detrazione fiscale del 50%.
- Vale solo per immobili oggetto di ristrutturazione edilizia, non per efficientamento energetico.
- Pagamenti obbligatoriamente tracciabili: bonifico, carta di credito o debito.
- Limite di spesa confermato a 5.000 euro per unità immobiliare.
- Ammessi mobili essenziali ed elettrodomestici con specifiche classi energetiche minime.
- La proroga sostiene famiglie, consumi e comparto produttivo nazionale.