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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensione sospesa a settembre, ecco perché migliaia di pensionati non prenderanno nulla il prossimo mese

Nuova comunicazione dell'INPS, pensione sospesa a settembre, ecco perché migliaia di pensionati non prenderanno nulla il prossimo mese.
3 mesi fa
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pensione sospesa
Foto © Licenza Creative Commons

Come un fulmine a ciel sereno, è arrivata una nuova comunicazione da parte dell’INPS riguardo alla pensione in pagamento a settembre. Ci saranno pensionati che, lunedì primo settembre, non riceveranno alcun accredito. E, anche se esiste una soluzione, i tempi tecnici non permetteranno di risolvere la situazione già per il mese in questione.

Molti hanno ricevuto una lettera dall’INPS che preannuncia la sospensione della prestazione, in particolare i titolari di assegno sociale. Altri, invece, non hanno ricevuto alcuna comunicazione cartacea, ma questo non significa che possano stare tranquilli: è consigliabile verificare nella propria area riservata del sito INPS l’eventuale presenza di avvisi di sospensione.

Di fatto, quindi, ci saranno pensionati che a settembre non percepiranno nulla. Un nostro lettore ce lo conferma.

La domanda di un nostro lettore

“Buongiorno, mia madre ha appena ricevuto dall’INPS una lettera in cui viene annunciata la sospensione del suo assegno sociale a settembre. Ma come si può sospendere una prestazione assistenziale che serve per vivere, da un mese all’altro? Mi pare di aver capito che mancano i redditi 2021, anche se credo che mia madre, tramite patronato, li abbia sempre presentati. La soluzione proposta è quella della ricostituzione della pensione, ma adesso i CAF sono chiusi per ferie e, anche se fossero aperti, ci vorrà del tempo per sistemare tutto. Significa che a settembre mia madre resterà senza soldi? Non riceverà i poco più di 500 euro mensili che prende di assegno sociale?”

Perché l’INPS sospende la pensione

Il caso della madre del nostro lettore non è isolato: sono migliaia i pensionati coinvolti. L’oggetto della comunicazione ricevuta è: “Sospensione per mancata comunicazione dei redditi relativi all’anno 2021”.

Non si tratta di un avviso preventivo, ma di una decisione già presa dall’Istituto. Infatti, la lettera specifica che l’INPS ha disposto la sospensione della prestazione a partire dal 1° settembre 2025.

Il lettore ha quindi pienamente ragione: a settembre la madre non riceverà nulla. Le soluzioni indicate dall’INPS sono utili, ma non immediate: non bastano a evitare il blocco della pensione nel mese di settembre.

Nella comunicazione, oltre a segnalare la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi 2021, l’INPS ricorda che era già stata inviata una precedente comunicazione in merito. Ora, pertanto, si passa direttamente alla sospensione del pagamento.

Ecco cosa bisogna fare adesso e cosa offre l’Istituto per mettersi in regola

L’INPS precisa che entro 120 giorni dalla data della comunicazione è necessario intervenire per evitare la revoca definitiva della prestazione. La soluzione è presentare una domanda di ricostituzione reddituale per sospensione (articolo 35, comma 10-bis, del DL 207/2008).

La domanda può essere presentata:

  • online, tramite l’area riservata del sito INPS;
  • tramite un patronato;
  • con l’assistenza di un professionista abilitato.

Chi desidera procedere autonomamente deve autenticarsi sul sito INPS con SPID, CIE o CNS, digitare nella barra di ricerca “Domanda Pensione, Ricostituzione” e selezionare la voce “Variazione di pensione”. Nel menù a tendina compariranno le varie opzioni di ricostituzione, tra cui quella reddituale per sospensione.

Tuttavia, bisogna chiarire che la procedura non garantisce lo sblocco della pensione a settembre: l’INPS ha bisogno di tempo per recepire, valutare e approvare la domanda. Solo dopo la pensione verrà riattivata.

Questa situazione riguarda non solo i beneficiari dell’assegno sociale, ma anche coloro che percepiscono una pensione comprensiva di integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale o pensione di reversibilità. In sostanza, tutti i pensionati che ricevono prestazioni collegate ai redditi.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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