Domanda ricostituzione della pensione: tutto ciò che si può chiedere all’INPS

Tutto ciò che è possibile chiedere e ottenere dall'INPS sulla propria pensione dopo averla percepita e grazie alla domanda di ricostituzione.
7 mesi fa
2 minuti di lettura
Aumento pensioni: solo 1,80 euro di aumento, ma arriva l’idea di dare 100 euro in più ai pensionati
Foto © Licenza Creative Commons

Per far salire di importo la pensione, i titolari di trattamenti INPS possono chiedere in qualsiasi momento la ricostituzione della pensione.
La ricostituzione è una procedura attraverso cui un pensionato, già titolare di un trattamento, può richiedere all’INPS un ricalcolo del proprio assegno pensionistico.

Questa può essere richiesta alla luce di nuove informazioni o correzioni di dati precedentemente non considerati, per garantire che il pensionato riceva l’importo corretto a cui ha diritto. Le motivazioni per richiederla possono variare, così come i dati o le situazioni che possono essere soggette a revisione.

Ecco cosa chiedere all’INPS dopo aver preso la pensione, e le cifre crescono

È importante non confondere la ricostituzione della pensione con il supplemento di pensione, poiché si tratta di due strumenti distinti, anche se entrambi mirano a raggiungere obiettivi simili. Il supplemento di pensione viene concesso quando il pensionato desidera che siano valutati contributi versati successivamente alla data di decorrenza della pensione.

La ricostituzione, invece, permette di far valutare contributi già esistenti ma non utilizzati alla data di decorrenza del trattamento. Mentre il supplemento si applica a situazioni emergenti post-liquidazione, la ricostituzione si focalizza sul passato.

Domanda di ricostituzione della pensione, da quella contributiva a quella reddituale, ecco come funziona l’istituto

La ricostituzione della pensione si verifica quando il pensionato si accorge che, alla data di liquidazione, alcuni contributi non sono stati considerati dall’INPS. Questi possono includere contributi non valutati in sede di prima liquidazione, modifiche nel valore dei contributi, errori di calcolo da parte dell’INPS, contribuzione figurativa o derivante da situazioni particolari come servizio militare, gravidanza, periodi di disoccupazione indennizzata, e lavoro all’estero.

Cos’è la ricostituzione reddituale e quando è utile usarla

La ricostituzione reddituale permette di richiedere una variazione dell’importo della pensione basata sui redditi. Se un pensionato non ha diritto a maggiorazioni a causa di redditi elevati alla data di liquidazione, ma questi sono successivamente diminuiti, può chiedere che la sua pensione sia ricalcolata per includere le maggiorazioni ora dovute.

Ecco come funziona il meccanismo e cosa può fare il pensionato

Il pensionato deve accedere al sito dell’INPS, autenticarsi con SPID, CIE o CNS, e procedere con la richiesta di ricostituzione della pensione. Durante la presentazione della domanda, è possibile indicare variazioni nei redditi o richiedere l’accredito di contributi figurativi, secondo le proprie necessità.

Tutti gli incrementi di assegno godibili con la domanda di ricostituzione

Attraverso la ricostituzione, il pensionato può richiedere l’applicazione del trattamento minimo o di aumenti specifici della prestazione come previsto dalla legge. Può, per esempio, richiedere l’assegno per il nucleo familiare se il coniuge è diventato a carico o la maggiorazione per gli ex combattenti. Anche l’aumento dell’anzianità contributiva e altri benefici specifici a determinate categorie di lavoratori possono essere richiesti tramite questo strumento.

Ecco tutte le altre cose che un pensionato può chiedere con la domanda di ricostituzione della pensione

La ricostituzione può essere utilizzata per richiedere aumenti basati su specifiche disposizioni legislative, come l’incremento dell’anzianità contributiva per invalidità o per mansioni particolari. È essenziale, per ogni tipologia di richiesta, allegare la documentazione giustificativa per supportare la domanda, assicurandosi così che tutti i requisiti siano correttamente soddisfatti per ottenere l’aggiustamento desiderato.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

bonus videosorveglianza
Articolo precedente

Investire in sicurezza: tutto sul “Bonus Videosorveglianza” italiano

BTp settembre 2040, emessa nuova tranche
Articolo seguente

BTp settembre 2040, emessa una nuova tranche: rendimento e cedola ingolosiscono i risparmiatori