Prima dei 67 anni di età si può prendere una pensione di vecchiaia? La risposta è sì, anche se non sempre bastano 20 anni di versamenti. Infatti, la prima versione di pensione di vecchiaia che si può prendere prima dei 67 anni di età che analizziamo è quella destinata ai lavoratori addetti alle mansioni gravose o usuranti.
Chi rientra tra i potenziali soggetti che, per lavoro, sono considerati gravosi ai fini dell’Ape sociale e della Quota 41 precoci, può avere accesso alla pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi di età. E lo stesso possono fare i soggetti che svolgono un’attività lavorativa rientrante nel novero delle attività previste per lo scivolo usuranti.
Uscire a 66 anni e 7 mesi significa farlo 5 mesi prima del raggiungimento della corrente età pensionabile. E si può fare per una ragione ben precisa.
Aumento per l’aspettativa di vita? Per gravosi e usuranti non grazie
Nel 2019 si è registrato l’ultimo aumento dei requisiti per l’accesso alle pensioni, in collegamento con l’aspettativa di vita della popolazione. Fu infatti dal primo gennaio 2019, con il cosiddetto “decretone” (decreto numero 4 del primo governo Conte, contenente pace contributiva, Quota 100 e reddito di cittadinanza), che l’età pensionabile salì dai precedenti 66 anni e 7 mesi agli attuali 67 anni.
Ma per i lavori usuranti e gravosi, in assoluta salvaguardia, venne applicato il blocco dell’aumento.
Per chi svolge questo genere di attività, l’età utile alla pensione di vecchiaia è rimasta a 66 anni e 7 mesi. Tuttavia, in questo caso non bastano 20 anni di versamenti. La salvaguardia è ammessa solo a condizione che l’interessato abbia maturato almeno 30 anni di contributi, tutti effettivi da lavoro, senza considerare eventuali contributi figurativi, da riscatto o volontari.
Per alcune lavoratrici pensione di vecchiaia più semplice
Se per chi svolge lavori gravosi o usuranti esiste la possibilità di andare in pensione di vecchiaia 5 mesi prima, c’è anche un’altra categoria che può anticipare la pensione addirittura fino a 16 mesi: si tratta delle donne che hanno avuto dei figli.
Per loro, non solo c’è la possibilità di anticipare di molto l’età di uscita. Ma lo si può fare senza dover cambiare misura, scegliendo comunque la pensione di vecchiaia ordinaria. Inoltre, si può andare in pensione di vecchiaia con almeno 20 anni di versamenti contributivi.
Infatti, per le lavoratrici, in base al numero di figli avuti, si può sfruttare un taglio dell’età pensionabile. Attenzione però: la lavoratrice non deve avere contributi versati prima del primo gennaio 1996. Poiché la facoltà che stiamo analizzando riguarda solo le cosiddette “contributive pure”.
In luogo dei 67 anni, una lavoratrice di questo genere:
- se ha avuto un solo figlio, può lasciare il lavoro a 66 anni e 8 mesi;
- se ha avuto due figli, può farlo a 66 anni e 4 mesi;
- con tre figli, si scende a 66 anni;
- mentre le donne che hanno avuto quattro o più figli godono dello sconto massimo di 16 mesi, accedendo alla pensione di vecchiaia a 65 anni e 8 mesi.