I sintomi del coronavirus che possono comparire nei contagiati sono molti e anche strani. Non solo la parosmia ma anche la difficoltà a scrivere e parlare. A dirlo è uno studio del professor Konstantinos Priftis dell’Università di Padova, dipartimento di Psicologia Generale e pubblicato su “Neurological Sciences”.

Il coronavirus può manifestarsi con difficoltà a parlare e scrivere

Il coronavirus può manifestarsi non solo tramite tosse, febbre, perdita di gusto e olfatto, problemi intestinali e crisi respiratorie ma anche gravi segni neuropsicologici come l’agrafia e l’afasia di conduzione.

Lo studio aveva evidenziato questi sintomi in un paziente che aveva manifestato dei segni mentali, tra cui anche la difficoltà a scrivere o parlare. Sintomi che poi sono regrediti. Di recente si era parlato delle conseguenze negative del covid sul cervello, la ricerca vuole, quindi, porre l’attenzione sulla necessità di fronteggiare anche sintomi neuropsicologici. Il Professor Priftis ha dichiarato all’Agi:

 

“Abbiamo studiato un paziente in cui il covid19 ha causato un ictus localizzato nell’emisfero cerebrale sinistro. Dopo alcuni giorni l’uomo, ormai sfebbrato, era stato ricoverato non tanto per complicazioni polmonari, ma per difficoltà linguistiche e agitazione comportamentale.

 

I routinari test sierologici di protocollo adottati per il ricovero hanno svelato la presenza di anticorpi per il coronavirus mentre la risonanza magnetica ha rivelato la presenza di embolie multiple nell’emisfero cerebrale sinistro”.

Altri strani sintomi

Dopo alcuni test, il paziente è stato sottoposto anche ad un esame neuropsicologico dove è emerso che aveva difficoltà a scrivere e anche a ripetere le parole udite. Per il resto le altre funzioni erano rimaste intatte.
Di recente avevamo parlato di un altro strano sintomo del covid, la parosmia ossia la difficoltà a sentire odori o meglio lo scambiare determinati odori per altri. Così una fragola, ad esempio, può essere percepita dall’odore come petrolio e gli esempi potrebbero continuare all’infinito.

Anche nel caso della parosmia, la durata è di qualche settimana, anche se in alcuni casi si sono evidenziati pazienti che hanno avuto il problema per parecchi mesi.

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