Naspi oltre i 67 anni e Naspi insieme alla pensione, ecco come funziona l’indennità

Si può prendere la Naspi insieme a un trattamento di pensione? Ecco come fare e come scoprire se la Naspi è cumulabile con la pensione.
1 mese fa
3 minuti di lettura
pensioni
Foto © Licenza Creative Commons

La Naspi è l’indennità per disoccupati erogata dall’INPS e spetta a tutti coloro che perdono il lavoro indipendentemente dalla loro volontà. Si tratta del principale ammortizzatore sociale gestito dall’INPS, quindi è una misura molto importante di cui molti lavoratori beneficiano. Tuttavia, molti di loro si chiedono se sia possibile percepire la pensione insieme alla Naspi. O se la Naspi possa essere ricevuta anche quando l’interessato ha raggiunto l’età pensionabile ma non è ancora in pensione. A queste domande cercheremo di dare risposta.

Naspi oltre i 67 anni e Naspi insieme alla pensione: ecco come funziona l’indennità

Diversi nostri lettori ci chiedono spiegazioni su questo argomento perché, pur avendo raggiunto l’età pensionabile, si trovano nelle condizioni di avere diritto anche alla Naspi, oppure perché raggiungono l’età pensionabile mentre stanno percependo l’indennità di disoccupazione INPS.

“Mi chiamo Pietro e sono un ex lavoratore di una grande azienda metalmeccanica. A dicembre compirò 67 anni e il mio datore di lavoro mi ha appena licenziato perché l’attività è in crisi. Ha approfittato del fatto che presto andrò in pensione per licenziare me al posto di chi è più giovane. Non mi dispiace, perché così posso prolungare le ferie, e tra poco otterrò la mia ricompensa per una vita di lavoro con la pensione. Mi hanno consigliato di presentare domanda per la Naspi, e così farò. Mi domando, però, se ricevendo la Naspi per tutti i 24 mesi di cui ho diritto, a 67 anni potrò percepire anche la pensione. Potreste spiegarmi come funziona in questi casi?”

Pensione e Naspi insieme o Naspi dopo i 67 anni di età: ecco come regolarsi con le norme

La domanda è interessante, anche perché molti ci chiedono se la Naspi spetti a chi ha raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia, ovvero se si possa percepire la Naspi anche quando si ha diritto alla pensione di vecchiaia.

Prima di tutto, occorre capire cos’è la Naspi. Parliamo della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, un ammortizzatore sociale per disoccupati involontari erogato dall’INPS. Possono beneficiarne coloro che hanno perso il lavoro perché licenziati, perché il contratto di lavoro a tempo determinato è scaduto, o chi ha subito un licenziamento disciplinare.

Anche chi si dimette volontariamente può avere diritto alla Naspi, ma solo se le dimissioni sono per giusta causa; in caso contrario, non si ha diritto all’indennità. La Naspi può durare fino a un massimo di 24 mesi, poiché l’indennità spetta per la metà delle settimane di lavoro svolte nei quattro anni precedenti, a condizione che i periodi di lavoro non abbiano già dato diritto ad altre indennità per disoccupati.

L’età pensionabile, il diritto alla pensione e come queste condizioni incidono sulla Naspi

Come è evidente, per avere diritto alla Naspi non ci sono vincoli di età; l’importante è che la perdita del lavoro sia stata involontaria. Pertanto, si può percepire la Naspi anche oltre i 67 anni, ma solo se il contribuente non ha ancora maturato il diritto al trattamento di vecchiaia.

Infatti, al raggiungimento dei 67 anni di età e dei 20 anni di contributi, il beneficiario della Naspi perde il diritto all’indennità. In pratica, una volta maturato il diritto alla pensione, la Naspi decade e viene bloccata dall’INPS. Pertanto, chi raggiunge il diritto alla pensione poco prima dei 67 anni dovrebbe presentare domanda di pensione anche se sta ancora percependo la Naspi.

Come detto, è fuori discussione che qualcuno possa percepire contemporaneamente Naspi e pensione, ma è importante ricordare che si parla di diritto alla pensione, non di età pensionabile. Infatti, la decadenza della Naspi avviene nel momento in cui si matura il diritto alla pensione, non al compimento dei 67 anni di età.

Naspi dopo i 67 anni: si può in alcuni casi

Secondo l’articolo 2, comma 40, della legge n. 92 del 2012 (la legge Fornero), il diritto all’indennità di disoccupazione cessa una volta raggiunti i requisiti per il pensionamento. Come tutti sappiamo, non è detto che a 67 anni un contribuente abbia diritto alla pensione. Potrebbe non aver completato i 20 anni di contributi necessari e quindi non aver maturato il diritto alla pensione di vecchiaia. Oppure, se è un “contributivo puro” (primo versamento dopo il 1995), pur avendo 67 anni e 20 anni di contributi, potrebbe non aver raggiunto una pensione pari all’assegno sociale dal punto di vista dell’importo.

Chi, nonostante tutto, non ha diritto alla pensione di vecchiaia, non perde il diritto alla Naspi che sta già percependo. Anzi, se la perdita del lavoro avviene dopo i 67 anni, nulla vieta al diretto interessato di richiedere per la prima volta la Naspi anche dopo aver compiuto i 67 anni.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

In pensione a 63 anni o addirittura prima, ecco come si può fare subito
Articolo precedente

Pensione nati nel 1958, perché nel 2025 c’è chi trova una pensione più alta

pensione
Articolo seguente

Riforma pensioni, arriva anche quella per le complementari