Multe autovelox annullate: cosa sono omologazione e approvazione e caos nei giudici

Omologazione degli autovelox, la loro approvazione, le multe e i ricorsi, ecco alcune particolarità anche nelle sentenze dei Tribunali.
2 settimane fa
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omologazione autovelox

Sicuramente, tra le materie che più frequentemente sono oggetto di ricorsi e contenziosi da parte degli automobilisti, troviamo gli autovelox. Quelle tremende macchinette segnala-velocità che, da Nord a Sud, colpiscono senza fare sconti a nessuno. La materia è complessa, ricca di sfaccettature e cavilli, al punto che, come vedremo in questo articolo, anche i giudici chiamati a pronunciarsi si trovano spesso a utilizzare parametri differenti, emettendo sentenze contrastanti. Tra omologazione, approvazione, ricorsi e pronunce giudiziarie, gli aspetti da chiarire sono molti.

Multe autovelox annullate: cosa sono omologazione e approvazione e caos nei giudici

Gli autovelox sono spesso accusati di essere strumenti utilizzati dalle amministrazioni comunali per fare cassa, più che per reali motivi di sicurezza stradale.

In teoria, questi dispositivi dovrebbero essere posizionati in punti critici, dove il numero di incidenti o il rischio per la sicurezza è effettivamente elevato.

Tuttavia, nella realtà, molti autovelox sono installati su tratti di strada dove non si registrano sinistri frequenti, e dove la sicurezza non risulta compromessa. In questi casi, il loro posizionamento appare più legato alla possibilità di elevare contravvenzioni, specialmente dove i limiti di velocità sono particolarmente bassi.

Non mancano poi i casi in cui gli autovelox risultano poco visibili, nascosti, non adeguatamente segnalati, suscitando ulteriori polemiche e diffidenza tra gli automobilisti.

Eppure, va detto che la normativa sugli autovelox è, almeno sulla carta, rigorosa e vincolante: le amministrazioni non possono posizionarli liberamente, ma devono attenersi a precisi dettami normativi.

Regole ferree, ma spesso è la loro interpretazione a lasciare dubbi e perplessità

Gli autovelox devono essere opportunamente segnalati e tarati con precisione. Nonostante ciò, come accennato, i ricorsi contro le multe elevate tramite questi dispositivi sono molto frequenti, soprattutto a causa della mancanza di chiarezza interpretativa.

Non è raro che diversi Tribunali, chiamati a decidere su casi analoghi, forniscano interpretazioni difformi della stessa norma, arrivando a emettere sentenze contraddittorie. In alcuni casi, persino lo stesso Tribunale ha emesso pronunce diverse a poche ore di distanza, come riportato da vari quotidiani.

Emblematico è il caso della Corte di Cassazione, che nello stesso giorno ha prodotto due sentenze contrastanti, redatte addirittura dallo stesso relatore.

Ricorso per multe da autovelox tra omologazione e approvazione

La prima sentenza afferma un principio chiaro: in assenza di omologazione corretta e taratura, la multa elevata tramite l’autovelox è da annullare. In altre parole, la mancata omologazione è sufficiente per vincere il ricorso.

Nella seconda pronuncia, invece, si sottolinea che per ottenere l’annullamento della multa è necessaria anche una denuncia formale da parte del ricorrente, rivolta al soggetto che firma il verbale, ovvero il responsabile dell’accertamento.

È importante distinguere tra omologazione e approvazione dell’apparecchio: la seconda certifica la conformità dell’autovelox alla legge, mentre la prima, ovvero l’omologazione, è ciò che realmente valida la sanzione.

Se il verbale non riporta alcuna indicazione sull’omologazione, il ricorso può bastare a cancellare la multa. Al contrario, se l’omologazione è presente, ma l’automobilista ha dubbi sulla sua validità, dovrebbe presentare querela, indicando nome e dati di chi ha approvato l’apparecchio e ne ha attestato l’omologa.

Resta comunque il fatto che, come evidenziato, anche a parità di circostanza e tipologia di ricorso, i Tribunali si esprimono in maniera difforme, e perfino la stessa Corte di Cassazione si è resa protagonista di pronunce divergenti.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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