Nei giorni scorsi vi avevamo riportato l’indiscrezione di Automotive News secondo cui a causa della diminuzione delle vendite di Alfa Romeo Giulia e Stelvio in Cina,  in seguito al divieto di accordi tra produttori e concessionari per l’acquisto di stock di auto, la produzione dei due veicoli nello stabilimento Fiat Chrysler di Cassino sarebbe diminuita del 10 per cento passando da 300 unità prodotte al giorno a 265. Ovviamente la notizia si è diffusa a macchia d’olio anche tra i dipendenti del famoso stabilimento, considerato centrale per il rilancio della casa automobilistica del Biscione nel segmento premium del mercato auto. 

Alfa Romeo: l’annunciata riduzione della produzione preoccupa un po’ i lavoratori dello stabilimento di Cassino

Questa indiscrezione ha suscitato qualche preoccupazione da parte dei lavoratori di Fiat Chrysler Cassino che si augurano, comunque, che la situazione rientri già a partire dai prossimi mesi.

Il mercato cinese del resto è centrale per il rilancio di Alfa Romeo nel mondo dei motori al pari di quello americano. Inoltre ricordiamo che il prossimo anno secondo quanto annunciato da Sergio Marchionne e Alfredo Altavilla nello stabilimento si dovrebbe arrivare all’assunzione di nuovi dipendenti. Si spera ovviamente che questo inconveniente non possa creare qualche problema da questo punto di vista.

Comunque i dati di vendita complessivi di Alfa Romeo Giulia, Stelvio e Giulietta nei primi 9 mesi dell’anno sembrano essere incoraggianti sebbene forse leggermente al di sotto delle aspettative, dunque i problemi che arrivano dalla Cina non dovrebbero preoccupare più di tanto.

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Fiat Chrysler Cassino

Fiat Chrysler Cassino: la riduzione delle vendite di Alfa Romeo Stelvio e Giulia in Cina a causa del divieto di accordi tra produttori e concessionari preoccupa un po’

 

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