ISEE sbagliato? Ecco cosa succede ai bonus presi e che rischi corre il dichiarante

ISEE sbagliato e rischi che si corrono, ecco cosa succede ai bonus presi e perché si rischia perfino il carcere.
3 settimane fa
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bonus isee
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Anche se indubbiamente ad inizio anno è un argomento di dominio comune e di larga diffusione, l’ISEE resta importante in ogni fase dell’anno solare. Sono diverse le motivazioni che rendono questa certificazione sempre importante. Prima di tutto perché dopo aver presentato la DSU ogni inizio anno per ottenere l’ISEE ordinario in corso di validità, nel corso dell’anno si può passare all’ISEE corrente. Oppure nel corso dell’anno possono cambiare le condizioni reddituali, patrimoniali o di composizione del nucleo familiare e quindi occorre mettere mano all’ISEE.

Nel 2025 inoltre, c’è stato un altro argomento che ha reso l’ISEE popolarissimo ancora per molto tempo.

Parliamo della cancellazione dal calcolo dell’ISEE dei buoni fruttiferi, dei titoli di Stato e dei libretti di risparmio postale. L’ISEE serve alle famiglie e ai singoli per prendere prestazioni assistenziali, bonus e agevolazioni. può sembrare un certificato che vale poco, invece bisogna prestare massima attenzione. Perché errori nell’ISEE sono pericolosi forse ancora di più che errori nel modello 730. Le conseguenze infatti possono essere drammatiche per chi commette errori.

Cosa succede nel caso si usa un ISEE sbagliato?

L’ISEE, cioè l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è uno strumento utile per accedere a bonus e agevolazioni fiscali. Per ottenerlo bisogna presentare sul sito dell’INPS la DSU, cioè la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Dichiarando redditi, patrimoni e tutte le altre cose che la normativa prevede. Autodichiarazione significa che l’interessato è responsabile al 100% di ciò che dichiara. pertanto eventuali errori nella DSU che portano ad ottenere un ISEE sbagliato, sono sotto la responsabilità del dichiarante.

Se si sbaglia una dichiarazione dei redditi cosa accade? Accade che non avendo pagato le tasse, oppure avendo ricevuto dei rimborsi fiscali non spettanti e così via dicendo, il contribuente sarà tenuto a versare qualcosa. magari aggiungendo sanzioni e interessi, ma si tratta pur sempre di tasse da versare. E alcune volte si può anche chiedere venia all’Agenzia delle Entrate, chiedendo di pagare a rate ciò che si deve per facilitare il rientro e la chiusura di un debito.

ISEE sbagliato? Ecco cosa succede ai bonus presi e che rischi corre il dichiarante

Le conseguenze che invece possono avere quelli che commettono errori con l’ISEE possono essere più gravi, o addirittura molto più gravi. Si parte con la revoca dei benefici ottenuti, cioè dei bonus, delle agevolazioni e dei sussidi. Poi si passa alle sanzioni che la legge prevede fino a 25.822 euro.

Inoltre c’è la sanzione con addebito, nel senso che se l’errore ha prodotto l’incasso di bonus, sussidi e agevolazioni non spettanti, queste vanno restituite tutte. Infine, nei casi più gravi c’è anche il carcere, cioè c’è anche la reclusione. Perché parlando di bonus e incentivi, di agevolazioni e sussidi, si parla di aiuti di Stato. E sono cose delicate. In un attimo si può finire dentro presunta frode.

Ecco le regole da seguire e le sanzioni che ci sono in caso di errori

Infatti è il Testo Unico sulla Documentazione Amministrativa (TUDA) che stabilisce in caso di un ISEE errato sanzioni che possono andare da un minimo di 5.164 a un massimo di 25.822 euro con tetto fissato fino al triplo dell’importo del sussidio, del bonu o dell’agevolazione ottenuta in virtù dell’ISEE errato.

Sempre il TUDA prevede la restituzione del beneficio economico indebitamente percepito che nel caso di sussidi percepiti mese dopo mese, significa restituire arretrati spesso molto elevati. Naturalmente il bonus o l’agevolazione percepita vengono immediatamente sospesi. E nel caso di somme percepite superiori a 4.000 euro si può finire in carcere. Con una pena detentiva che va da 3 mesi a 6 anni, come prevede l’articolo numero 316-ter del Codice Penale, cioè quello che tratta di indebita percezione di erogazioni pubbliche a danno dello Stato.

Correggere prima possibile l’ISEE è una saggia decisione

Senza fare allarmismi, naturalmente molto dipende dalla tipologia di errore commesso. Perché le sanzioni più pesanti sono quelle che prefigurano il reato di truffa ai danni dello Stato. A cui vengono assoggettati coloro i quali l’ISEE lo sbagliano di proposito e questa condizione è verificata ed accertata senza dubbio da parte degli accertatori.

La soluzione  però esiste e va presa al volo. Chi si rende conto di aver commesso errori nell’ISEE, magari di aver indicato un componente il nucleo familiare che non c’è perché è in un altro stato di famiglia, o chi ha omesso di indicare redditi e patrimoni, dovrebbe provvedere a correggere il tutto. Presentando una nuova DSU che generando un ISEE nuovo, sostituisce il vecchio. perché come nel caso dell’ISEE corrente, è l’ultimo in ordine cronologico quello che l’INPS reputa come in corso di validità.

Quanto detto non riguarda l’ISEE con omissioni e difformità. Si tratta di un ISEE su cui l’INPS sottolinea già che ci sono delle anomalie che andrebbero corrette. Sono anomalie bloccanti che di fatto rendono l’ISEE non in corso di validità e quindi non utile a prendere bonus e agevolazioni. Ma se l’interessato utilizza lo stesso per alcuni benefit questo ISEE (presso enti che non hanno accesso diretto alla banca dati INPS per esempio, perché altrimenti l’ISEE risulterebbe non valido all’Ente stesso) potrebbe pagare a caro prezzo questa azione.

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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