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Oggi: 05 Dic, 2025

Incentivo autoimpiego, la circolare INPS che sblocca gli sconti contributivi

Arriva la circolare INPS che rende operativo l’incentivo autoimpiego, chiarendo requisiti, limiti e modalità per ottenere il beneficio
4 giorni fa
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incentivo autoimpiego
Foto © Licenza Creative Commons

Il panorama delle politiche attive del lavoro si arricchisce di una misura pensata per sostenere chi decide di mettersi in gioco nel mondo dell’imprenditoria. Il decreto Coesione, approvato nel 2024, ha introdotto un incentivo autoimpiego destinato a giovani senza occupazione che non abbiano superato i 35 anni e che avviano un’attività economica in Italia in settori cruciali per l’innovazione tecnologica, la trasformazione digitale e la transizione ecologica.

L’obiettivo è creare un terreno più favorevole alla nascita di nuove imprese condotte da giovani, incoraggiando allo stesso tempo l’inserimento lavorativo tramite assunzioni stabili. La misura si inserisce nel quadro delle strategie nazionali che puntano a rafforzare la competitività del Paese attraverso la diffusione di tecnologie avanzate e processi produttivi sostenibili.

L’INPS è intervenuta qualche giorno fa a fornire chiarimenti operativi con apposita circolare.

A chi è rivolto l’incentivo autoimpiego: attività che rientrano nella misura

La norma riguarda persone disoccupate che, al momento dell’avvio dell’iniziativa imprenditoriale, non abbiano ancora compiuto 35 anni. L’età viene interpretata in modo puntuale: rientrano nel perimetro tutti coloro che hanno un’età fino a 34 anni e 364 giorni.

Per accedere all’agevolazione, l’impresa deve essere stata costituita sul territorio nazionale tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. I settori ammessi sono quelli considerati strategici per lo sviluppo tecnologico e per i processi di digitalizzazione ed ecologia produttiva. La definizione dettagliata delle attività ammissibili è contenuta nel decreto attuativo che individua i parametri con cui una nuova impresa può essere considerata coerente con le finalità dell’intervento.

Questa impostazione evidenzia la volontà di favorire non solo la nascita di nuove iniziative economiche, ma anche la loro presenza in ambiti ad alto potenziale di crescita, con ricadute positive sull’intero sistema produttivo.

Come funziona l’esonero contributivo previsto dall’incentivo autoimpiego

Il cuore della misura consiste in un’esenzione totale dai contributi previdenziali che il datore di lavoro è tenuto a versare per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nell’ambito dell’attività appena avviata. Si tratta di un sostegno significativo, in grado di ridurre in modo concreto il costo del lavoro per chi sta muovendo i primi passi nel mondo imprenditoriale.

L’agevolazione copre il 100% dei contributi previdenziali, con l’unica esclusione dei premi assicurativi e delle somme dovute all’INAIL. È previsto un tetto mensile: l’importo massimo riconoscibile è pari a 800 euro per ciascun lavoratore. Sono fuori dal beneficio i rapporti di lavoro domestico e i contratti di apprendistato, che non rientrano nella finalità dell’intervento.

La durata dell’esonero è particolarmente vantaggiosa: può essere fruita fino a tre anni, purché non si superi comunque la data del 31 dicembre 2028. Questo limite temporale consente alle imprese di godere di un sostegno continuativo, utile soprattutto nelle fasi iniziali di organizzazione e consolidamento.

Le istruzioni operative dell’INPS

L’INPS ha fornito i chiarimenti necessari per l’applicazione dell’incentivo autoimpiego (Circolare n. 147 del 27 novembre 2025). Il documento indica procedure, criteri contabili e modalità attraverso cui i datori di lavoro possono ottenere il riconoscimento dell’esonero contributivo.

Viene specificato che l’agevolazione è riservata esclusivamente ai datori di lavoro che soddisfano contemporaneamente due condizioni: essere disoccupati al momento dell’avvio dell’impresa e rientrare nel requisito anagrafico richiesto; avviare un’attività rientrante nei settori individuati come strategici. Solo la presenza simultanea di entrambi i requisiti consente l’accesso al beneficio.

Una misura che punta alla crescita e all’innovazione

L’incentivo autoimpiego rappresenta una leva importante per favorire la mobilità sociale e la crescita del tessuto produttivo nazionale. Riducendo gli oneri contributivi, la misura aiuta a rafforzare la capacità delle nuove imprese di creare occupazione stabile e di inserirsi con maggiore forza nei comparti più innovativi dell’economia italiana.

In un contesto in cui l’innovazione e la sostenibilità diventano elementi sempre più essenziali, strumenti come questo permettono di costruire un ecosistema imprenditoriale giovane, dinamico e in grado di contribuire alla trasformazione del Paese.

Riassumendo l’incentivo autoimpiego

  • Incentivo autoimpiego sostiene giovani disoccupati under 35 che avviano imprese innovative.
  • Ammesse attività nate tra luglio 2024 e dicembre 2025 nei settori tecnologici ed ecologici.
  • Previsto esonero totale dei contributi per assunzioni a tempo indeterminato.
  • Sgravio massimo di 800 euro al mese per ogni lavoratore assunto.
  • Beneficio valido per tre anni e comunque non oltre fine 2028.
  • INPS definisce requisiti e modalità operative nella circolare del novembre 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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