L’Agenzia delle Entrate, con una nuova FAQ pubblicata in data 24 giugno, ha fornito chiarimenti operativi per la compilazione del modello Redditi SP 2025.Ciò nell’ambito dell’applicazione delle soglie di esenzione relative ai redditi dominicali e agrari previste per IAP e coltivatori diretti.
La finalità della FAQ è agevolare i contribuenti, in particolare le società semplici agricole, nell’individuazione delle corrette modalità di imputazione dei redditi fondiari ai soci. Distinguendo così soggetti iscritti alla previdenza agricola e quelli che non lo sono. T
Tale intervento si innesta sul quadro normativo definito dall’articolo 1, comma 44, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. Con le modifiche introdotte dal decreto-legge 30 dicembre 2023, n.
215.
Fondamento normativo e soglie di esenzione dei redditi dominicali e agrari
La disciplina agevolativa in esame trae origine dall’articolo 1, comma 44, della legge n. 232/2016, come modificato dall’articolo 13, comma 3‑bis, del decreto-legge n. 215/2023.
Il provvedimento prevede che, per gli anni 2024 e 2025, i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola concorrono alla formazione del reddito complessivo con percentuali differenziate secondo fasce di importo:
- fino a 10.000 euro, 0 %;
- da 10.001 a 15.000 euro, 50 %;
- oltre 15.000 euro, 100 %.
Nei fatti, l’esenzione opera fino a 12.500 euro di reddito.
Tale meccanismo è finalizzato a sostenere i produttori agricoli di minori dimensioni, evitando che una porzione significativa del reddito fondiario gravi irrimediabilmente sul carico fiscale.
Le istruzioni alla compilazione del modello Redditi SP 2025 chiariscono che l’agevolazione si estende anche alle società semplici. Che, per trasparenza, attribuiscono redditi fondiari ai soci persone fisiche in possesso della qualifica di coltivatore diretto. Oppure di imprenditore agricolo professionale (Circ. 7 aprile 2017, n. 8/E, par. 9).
Tuttavia, il beneficio delle soglie di esenzione è strettamente connesso allo status previdenziale del soggetto. Soltanto i soci iscritti alla gestione separata dei lavoratori agricoli possono usufruire del regime di favore.
Le società semplici, per definizione, non sono soggetti iscritti alla previdenza agricola. Pertanto, se la qualifica IAP ricorre soltanto in capo ad alcuni soci, è necessario distinguere le situazioni. E applicare correttamente l’esenzione solo in favore dei soci che soddisfano il requisito dell’iscrizione.
C’è da dire che ci sono agevolazioni anche per l’acquisto di terreni agricoli.
Compilazione del modello Redditi SP 2025, quadro RA
Con una FAQ sull’esenzione per IAP e coltivatori diretti, l’Agenzia delle entrate si è soffermata sul caso di una società semplice agricola che riveste la qualifica Iap attribuita da uno solo dei soci.
In particolare, la richiedente vuol sapere come compilare i quadri RA ed RO per attribuire al socio qualificato i redditi fondiari. Naturalmente tenendo conto delle soglie di esenzione. E al socio non iscritto alla previdenza agricola il reddito al lordo di tali soglie, che dovrà essere ulteriormente rivalutato del 30 per cento.
Chiede, inoltre, come vada compilata il modello Redditi Pf 2025 da parte del socio Iap.
Nelle istruzioni del modello Redditi è precisato che, qualora il regime di esenzione non riguardi tutti i soci, va barrata la casella di colonna 10 “IAP”.
In questo caso, per il socio iscritto alla previdenza agricola non si applica alcuna rivalutazione. Mentre per gli altri soci il reddito fondiario resta interamente imponibile e deve essere sottoposto a una rivalutazione del 30 %.
Quadro RO
Nella sezione II per i soci non IAP, la società deve determinare il “maggior reddito” da attribuire a titolo di rivalutazione.
In particolare, il maggior reddito dominicale (campo 15) e il maggior reddito agrario (campo 16) si calcolano considerando il reddito totalmente imponibile con l’applicazione della rivalutazione del 30 %.
La differenza tra tale ammontare e il reddito originario indicato nei righi RA27, colonne 11 e 12, va ripartita in proporzione alle quote di partecipazione e riportata nei campi 15 e 16.
Attribuzione dei redditi nel modello Redditi PF 2025 (socio IAP)
Il socio IAP, nel quadro RH del modello Redditi PF 2025, deve riportare:
- colonna 4 (reddito fondiario imponibile): l’ammontare di reddito attribuito dalla società risultante imponibile;
- colonna 13 (reddito fondiario non imponibile): l’importo del reddito esente riconosciuto in virtù delle soglie, fino a concorrenza dei propri redditi fondiari imponibili.
Qualora il socio partecipi a più società semplici agricole IAP, si sommano nei righi RH18 le quote imponibili (colonna 1) e non imponibili (colonna 2) provenienti da ciascuna partecipazione. Se il totale del reddito non imponibile eccede la soglia massima consentita (10.000 euro), occorre rideterminare progressivamente le quote nei righi RH1–RH4 fino a riportare l’esenzione nei limiti previsti, incrementando sempre l’imponibile.
Conclusioni
La FAQ dell’Agenzia delle Entrate offre un supporto indispensabile per le società semplici agricole in presenza di soci con qualifiche eterogenee.
Attraverso le istruzioni dettagliate sui quadri RA, RO e RH, si garantisce l’applicazione puntuale delle soglie di esenzione e la corretta imputazione dei redditi fondiari, evitando errori che potrebbero condurre a rilievi in sede di controllo fiscale.
Riassumendo
- Ambito applicativo: la FAQ chiarisce l’applicazione delle soglie di esenzione sui redditi dominicali e agrari (0 % fino a 10.000 €, 50 % tra 10.001 € e 15.000 €, 100 % oltre) a favore dei soli soci persone fisiche IAP iscritti alla previdenza agricola.
- Società semplice IAP: la società semplice, pur qualificata come imprenditore agricolo professionale (IAP), non è iscritta alla previdenza, perché tale requisito spetta esclusivamente alle persone fisiche.
- Quadro RA (Redditi SP): se l’esenzione non riguarda tutti i soci, si barra la colonna 10 “IAP”; al socio IAP non si applica rivalutazione, mentre per gli altri soci il reddito fondiario è totalmente imponibile e va rivalutato del 30 %.
- Quadro RO, sez. II (Redditi SP): per i soci non IAP, il “maggior reddito” dominicale (campo 15) e agrario (campo 16) si calcola sulla base del reddito totalmente imponibile rivalutato del 30 % e ripartito secondo le quote di partecipazione.
- Quadro RH (Redditi PF): il socio IAP riporta nei righi RH1–RH4 colonna 4 il reddito imponibile e colonna 13 il reddito non imponibile (esente). Se partecipa a più società e supera il limite di 10.000 €, ridetermina le quote nei RH1–RH4 finché il non imponibile rientra nella soglia, aumentando l’imponibile complessivo.
