Fondo nuove competenze, al via la terza edizione per la trasformazione digitale ed ecologica

Il Fondo Nuove Competenze (terza edizione) promuovendo formazione, occupazione e transizioni digitali/, sostiene aziende e lavoratori
5 giorni fa
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fondo nuove competenze
Foto © Pixabay

La nuova edizione (è la terza) del Fondo Nuove Competenze (FNC), lanciata il 10 ottobre 2024, segna un ulteriore passo verso l’innovazione del mercato del lavoro italiano. Questa iniziativa, promossa dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, mira a supportare le aziende ei lavoratori nella transizione verso un futuro sempre più digitale ed ecologicamente sostenibile, creando al contemporaneo nuove opportunità di occupazione .

Il Fondo si pone come obiettivo primario quello di rafforzare le competenze della forza lavoro, in risposta alle trasformazioni tecnologiche ed ambientali in corso.

Attraverso il FNC, i datori di lavoro possono formare i propri dipendenti e preparare nuove risorse per il mercato, allineando le competenze professionali alle esigenze emergenti dei settori più innovativi.

Questa nuova edizione si distingue per un approccio inclusivo, che non solo incentiva la formazione continua dei lavoratori già occupati, ma apre anche le porte a persone disoccupate, precedentemente individuate dalle aziende, offrendo loro una concreta prospettiva di impiego. Questa novità rappresenta una svolta significativa nella promozione dell’occupazione di qualità.

Terza edizione Fondo Nuove Competenze: risorse finanziarie in campo

Il programma della terza edizione del Fondo Nuove Competenze è sostenuto da un budget iniziale di 730 milioni di euro , provenienti dal Programma Nazionale “Giovani, Donne e Lavoro” e cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+). Inoltre, il Fondo potrà contare su risorse aggiuntive provenienti da programmi operativi regionali e nazionali, dal Programma Operativo Complementare “Sistemi di politiche attive per l’occupazione” e dal fondo per la formazione e il sostegno al reddito introdotto dalla Legge Biagi.

Questa dotazione finanziaria consentirà di coprire una parte dei costi orari dei dipendenti coinvolti nei percorsi formativi, garantendo alle aziende un sostegno concreto nella gestione delle spese legate allo sviluppo delle competenze. Il focus non è solo sul miglioramento delle competenze tecniche, ma anche sull’adattamento a nuovi modelli organizzativi e operativi, che favoriscono una maggiore sostenibilità e competitività.

La visione del Ministro del Lavoro

Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha sottolineato l’importanza della formazione continua come pilastro fondamentale per il futuro del mercato del lavoro. Secondo il Ministro, investire nelle competenze significa creare le basi per una crescita sostenibile e per affrontare con successo le grandi transizioni che il sistema produttivo e sociale sta vivendo.

“Il supporto ai lavoratori e alle imprese deve essere parte di una strategia integrata per promuovere una buona occupazione e affrontare le sfide del nostro tempo”, ha dichiarato Calderone. Questo approccio sottolinea l’impegno del governo nel favorire le politiche che coniughino crescita economica e benessere sociale. E il Fondo nuove competenze ne è una dimostrazione.

Perché il Fondo Nuove Competenze è importante

In un contesto globale in cui la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale sono diventate priorità strategiche, il Fondo Nuove Competenze si configura come uno strumento essenziale per mantenere alta la competitività delle imprese italiane. Le aziende si trovano ad affrontare cambiamenti rapidi, che richiedono personale preparato e capace di gestire nuove tecnologie e processi.

In particolare, la transizione ecologica impone una riconversione delle competenze in settori chiave come l’energia rinnovabile, l’efficienza energetica, e la gestione dei rifiuti, mentre la digitalizzazione spinge verso l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e l’automazione industriale. Il FNC (Fondo nuove competenze) rappresenta, quindi, una risposta concreta a queste necessità, favorendo una formazione mirata e tempestiva.

Un modello di politica attiva del lavoro

Questa nuova edizione del Fondo si distingue per il suo approccio orientato alle politiche attive del lavoro. Non si tratta solo di offrire supporto economico alle imprese, ma di promuovere un modello in cui formazione e occupazione siano strettamente connesse.

Il coinvolgimento di persone disoccupate è una delle innovazioni più significative di questa edizione. Attraverso una preselezione condotta dalle aziende (probabilmente individuate anche mediante l’ausilio della piattaforma SIISL), queste risorse potranno accedere a percorsi formativi strutturati. Con l’obiettivo di essere successivamente assunte. Questo modello integra formazione e inclusione lavorativa, ponendo le basi per una crescita occupazionale stabile e duratura.

Vantaggi per aziende e lavoratori

Le imprese che partecipano al Fondo Nuove Competenze possono beneficiare di vantaggi significativi, tra cui:

  • riduzione dei costi formativi: grazie ai finanziamenti, le aziende possono accedere a programmi di formazione avanzati senza gravare sul bilancio aziendale;
  • miglioramento della competitività: avere una forza lavoro più qualificata permette alle imprese di rispondere meglio alle sfide del mercato globale;
  • opportunità di reclutamento: l’integrazione di disoccupati nei percorsi formativi rappresenta un’opportunità per ampliare il team aziendale con risorse già formate.

Dal lato dei lavoratori, l’accesso a percorsi formativi finanziati rappresenta un’occasione unica per acquisire competenze richieste dal mercato. Aumentando così le possibilità di occupazione e di crescita professionale.

Il futuro del Fondo Nuove Competenze

Il successo delle precedenti edizioni del Fondo Nuove Competenze evidenzia l’importanza di continuare su questa strada. Quest’ultima edizione, con la sua attenzione alla transizione digitale ed ecologica, rappresenta un modello da replicare e migliorare ulteriormente.

L’investimento nelle competenze, infatti, non è solo una necessità contingente, ma una strategia a lungo termine per garantire al Paese uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Le aziende che sapranno cogliere le opportunità offerte dal Fondo saranno meglio posizionate per affrontare le sfide future. Contribuendo al contempo a costruire un mercato del lavoro più dinamico e resiliente.

Riassumendo…

  • Il Fondo Nuove Competenze supporta transizione digitale, ecologica e occupazione di qualità.
  • Stanziate nuove risorse (terza edizione): 730 milioni di euro, cofinanziati da FSE+ e programmi complementari nazionali e regionali.
  • Include formazione per dipendenti e disoccupati preselezionati per nuove assunzioni.
  • Promuovere politiche attive del lavoro integrando formazione e inclusione lavorativa.
  • Aiuta le aziende a ridurre i costi formativi e migliorare la competitività con personale qualificato.
  • Investire in competenze guida la crescita sostenibile e l’innovazione del mercato del lavoro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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