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Oggi: 05 Dic, 2025

Flat tax ai lavoratori dipendenti: stipendio maggiore nel 2026, tutte le cifre e le aliquote

Come funzionano le agevolazioni da flat tax per i lavoratori dipendenti che il governo dovrebbe inserire nel 2026?
1 settimana fa
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flat tax dipendenti
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Quando si parla di flat tax si fa riferimento, in linea generale, a un regime fiscale caratterizzato da un’aliquota fissa e priva di progressività. Tanto per intenderci, l’IRPEF – l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche – è una tassa che basa gran parte del suo funzionamento proprio sulla progressività. Significa che, man mano che aumenta il reddito, cresce anche l’imposta da versare. Alla base della progressione c’è un principio di equità fiscale: chi guadagna di più, parlando di IRPEF, paga giustamente di più.

In Italia non esiste un sistema generalizzato a tassa piatta, come in genere viene tradotto il meccanismo della flat tax.

Tuttavia, da qualche tempo la flat tax è applicata ad alcune categorie specifiche, che di fatto versano un’aliquota fissa: è il caso del Regime Forfettario per i lavoratori autonomi con Partita IVA che non superano la soglia di 85.000 euro di ricavi.

Oggi, però, la flat tax è tornata di attualità grazie alla nuova legge di Bilancio. Questa volta l’attenzione è rivolta ai lavoratori dipendenti, i quali potrebbero beneficiare, dal 2026, di uno stipendio più alto.

Flat tax ai lavoratori dipendenti: stipendio maggiore nel 2026, tutte le cifre e le aliquote

La bozza della legge di Bilancio per il 2026 contiene un punto che riguarda da vicino alcuni lavoratori dipendenti. Si tratta di una novità rilevante, perché introduce una flat tax, che potrebbe tradursi in un aumento dello stipendio per chi rientrerà nei requisiti previsti.

Ogni provvedimento che riduce il prelievo fiscale di un contribuente comporta infatti un incremento del suo reddito netto. Nel caso del lavoratore dipendente, ciò si traduce in un aumento della busta paga.

La flat tax dovrebbe interessare soprattutto quei lavoratori che, oltre allo stipendio base, percepiscono compensi variabili come straordinari, lavoro festivo, premi di produttività e altre voci accessorie.

Ecco cosa cambia e che aliquote vengono applicate adesso

Secondo stime tecniche, alcuni lavoratori potrebbero superare i 250 euro annui di risparmio sulle imposte. La flat tax riguarderebbe dunque le componenti accessorie del salario, generando uno stipendio più alto per i beneficiari.

Attenzione però: la norma prevede un limite di reddito che coincide con il primo scaglione IRPEF. La flat tax per i dipendenti, infatti, sarebbe applicabile soltanto a chi ha un reddito non superiore a 28.000 euro.

Per il lavoro notturno, festivo o nei giorni di riposo è prevista una tassazione al 15%. Per i premi di produttività, l’aliquota scenderebbe dall’attuale 5% all’1%. E’ inoltre confermata la flat tax sulle mance al 5% per il settore turistico, alberghiero e ricettivo.

Nel settore pubblico si introduce una flat tax del 15% fino ai primi 800 euro di trattamento accessorio.
Sugli aumenti di stipendio derivanti dal rinnovo dei contratti, invece, si applicherebbe una flat tax al 5%.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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