L’INPS detta indicazioni sugli aumenti pensione 2022. Si tratta della c.d. perequazione, ossia la rivalutazione annuale degli importi dei trattamenti pensionistici per adeguarli all’aumento del costo della vita.

Si applica a tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica, quindi, sia alle pensioni dirette (anzianità, vecchiaia, ecc.) che a quelle ai superstiti (pensione di reversibilità e pensione indiretta), indipendentemente dal fatto che esse siano integrate al trattamento minimo.

L’applicazione della perequazione sulle pensioni avviene al 1° gennaio di ogni anno, sulla base della variazione dell’indice FOI registrato nell’anno precedente.

Si tratta dell’indice ISTAT che si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie italiane che fanno capo a un lavoratore dipendente.

Gli aumenti saranno per fasce reddituali

Dalla pensione 2022, la rivalutazione sarà applicata scaglione per scaglione. I trattamenti pensionistici non saranno aumentati tutti allo stesso modo. La rivalutazione dipenderà, infatti, dalle fasce di reddito e sarà della seguente misura:

  • 100% dell’inflazione, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo;
  • 90% dell’inflazione, per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.

Il trattamento minimo di riferimento è pari a quello del 2021 che è di 515,58 euro.

Alcuni esempi di aumento pensione 2022

Ad esempio, una pensione pari a 2.500,00 euro sarà rivalutata dell’1,7% per la quota fino a 2.062,32 euro (+35,06 euro) e dell’1,53% per i rimanenti 437,68 euro (+6,70 euro), per un incremento totale pari a 41,76 euro.

Le pensioni superiori a 4 e fino a 5 volte il trattamento minimo Inps, cioè tra 2.062,33 euro e 2.577,90 euro, otterranno una rivalutazione dell’1,53%, ferma restando la rivalutazione all’1,7% dello scaglione sino a 2.062,32 euro.

Il trattamento minimo Inps per l’anno 2022 (perequato all’1,6%) sarà fissato a 523,83 euro (in luogo degli attuali 515,58 euro mensili) e l’assegno sociale di cui all’art. 3, comma 6, della l. 335/1995 si adeguerà da 460,28 euro a 467,65 euro al mese.

Tutti gli aumenti pensione 2022 sono riepilogati in modo dettagliato nell’ultimo vademecum pubblicato dall’Istituto nazionale di previdenza sociale.

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