La Legge di bilancio 2021 estende la platea dei soggetti beneficiari della misura “Resto al sud”. Viene elevata l’età massima dei soggetti beneficiari portandola a 55 anni. In tal modo si riprende il percorso iniziato con la Legge di bilancio 2019 che aveva innalzato la soglia da 35 a 45 anni.

Di conseguenza potrà accedere alla misura alla data di presentazione della domanda ha 18 anni già compiuti o 56 anni non ancora compiuti.

Resto al sud: cos’è?

“Resto al Sud” è stata introdotta con l’art. 1 del D.L. n. 91/2017 per promuovere la costituzione di nuove imprese da parte di giovani imprenditori tra i 18 ed i 45 anni, nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La misura  si sostanzia in un finanziamento fino a 50.000 €:

  • per il 35% erogato a fondo perduto;
  • per il 65% quale prestito a tasso zero da rimborsare, complessivamente, in otto anni, di cui i primi due di preammortamento.
La quota del prestito a tasso zero beneficia sia di un contributo in conto interessi, per tutta la durata del prestito, corrisposto agli istituti di credito da INVITALIA, sia di una garanzia per la restituzione dei prestiti erogati dagli istituti di credito. Granzia prestata da una Sezione speciale del Fondo di garanzia PMI alla quale è a tal fine trasferita una quota parte delle risorse stanziate per la misura in esame (Fonte portale Invitalia).
Possono beneficiare della misura Resto al Sud, le attività:
  • nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli e pesca;
  • fornitura di servizi all’imprese e alle persone;
  • turismo;
  • libero professionali.
Non sono previsti termini di presentazione delle domande nel senso che le domande possono essere presentate fino a quando vi sono risorse disponibili.  La disciplina attuativa della misura è contenuta nel D.M. 9 novembre 2017, n. 174, successivamente modificato dal D.M. 5 agosto 2019, n. 134.

Le modifiche recenti del decreto Rilancio

L’art.

245 del D.L. 34/2020, Decreto Rilancio,  prevede per le imprese di Resto al Sud un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante:

  • 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale,
  • 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societaria.

É possibile ricevere il contributo a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate del finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa.

Resto al Sud: le novità della Legge di bilancio 2021

La Legge n° 178/2020, Legge di bilancio 2021 interviene proprio sulla Misura Resto al Sud ampliando la platea dei soggetti beneficiari.

Infatti, il comma 170 estende la platea dei beneficiari elevando da 45 a 55 anni la loro età massima.

 

Sul limite di età era già intervenuta la Legge di bilancio 2019 che lo aveva innalzato da 35 a 45 anni.

 

Il requisito del limite di età dei 45 anni doveva essere posseduto al 1° gennaio 2019, come specificato dalla successiva legge di bilancio 2020 (L. n. 160/2019, articolo 1, comma 320). Dunque, fino al 31 dicembre 2020 può presentare domanda chi era in possesso del requisito anagrafico (under 46) alla data del 1° gennaio 2019.

 

Circa la decorrenza dell’ampliamento della misura da parte della Manovra 2021, potrebbero arrivare a breve specifici chiarimenti da parte di Invitalia.