In questi giorni, gli organi di governo starebbero discutendo sulle possibili modifiche all’istituto del reddito di cittadinanza. Si parla di modifiche in senso restrittivo, in modo da incentivare i percettori del sussidio ad accettare, quanto prima, una offerta di lavoro. Si va dalla revoca anticipata del beneficio in caso di rifiuto della proposta di lavoro, ad una decurtazione di 5 euro per ogni mese di inattività. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Reddito di cittadinanza, le possibili novità dal 2022

Le proposte di modifica all’istituto del reddito cittadinanza, che sono già passate al vaglio del comitato scientifico, sono principalmente due:

  • la riduzione del numero di offerte di lavoro che si possono rifiutare prima di vedersi togliere il sussidio;
  • la decurtazione di 5 euro per ogni mese di inattività.

In sostanza, è stato avanzata la proposta di diminuire, da 3 a 2, il numero massimo di offerte di lavoro rifiutabili.

Dal 2022, inoltre, la prima offerta dovrà essere entro 80 chilometri, ma la seconda potrà arrivare da qualsiasi parte d’Italia.

Per quanto riguarda la seconda proposta di modifica, si è pensato ad una decurtazione di 5 euro al mese a partire dal sesto mese di inattività. Ad ogni modo, la riduzione non si applica se tutti i componenti del nucleo familiare sono inoccupabili o se c’è un componente sotto i tre anni, con disabilità grave o non autosufficiente.

Queste proposte, adesso, dovranno passare attraverso il parere del Parlamento. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi delle modifiche al Reddito di Cittadinanza 2022.

 

Articoli correlati