Il reddito di cittadinanza è appeso ad un filo. Il suo destino sarà deciso con le prossime elezioni nazionali che si terranno il 25 settembre. Stando ai sondaggi, il centro destra è molto più avanti rispetto agli altri partiti politici. Un centro destra che ha da sempre criticato la misura “anti povertà” tanto caro ai 5 stelle.

In particolare, per la Meloni il reddito di cittadinanza va sostituito con strumenti di welfare più efficienti, come il reddito di solidarietà: un contributo che spetterebbe solamente ai soggetti non occupati di età superiore a 60 anni e alle famiglie con minori o persone con disabilità.

Alcuni partiti di centro sinistra, al contrario, vorrebbero potenziarlo, e c’è chi vuole aumentare l’assegno da 750 euro a mille euro. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Il centro sinistra vorrebbe rafforzare il sussidio

Se da un lato c’è chi vuole abolire il reddito di cittadinanza, alcuni partiti di centro sinistra, al contrario, lo vorrebbero potenziare.

Nel programma elettorale del PD è stato messo nero su bianco la proposta di estendere il sussidio a “più” stranieri. In particolare, si vorrebbe ridurre il periodo di residenza minimo necessario per poter richiedere il sussidio. Periodo che ad oggi è fissato a 10 anni. Una proposta che ha attirato tantissime critiche, soprattutto tra gli elettori di centro destra.

Portare il reddito di cittadinanza a mille euro al mese, ma oggi può valere anche di più

Unione Popolare, il partito di Luigi De Magistris, propone invece l’aumento dell’assegno mensile del reddito di cittadinanza.

In particolare, nel programma elettorale del partito è possibile leggere quanto segue:

“Portare il Reddito di cittadinanza da 780 a mille euro al mese; innalzare la soglia di accesso ISEE da 9360 a 12.000 euro e renderlo una misura individuale e non esclusivamente legata al nucleo familiare. Introdurre il reddito domestico per garantire dignità a ogni persona”.

In sostanza, De Magistris vorrebbe alzare l’importo dell’assegno, ma, allo stesso tempo, propone di una soglia di accesso al sussidio più alta.

In questo caso, diminuirebbe il numero di percettori.

Ricordiamo che l’importo del reddito di cittadinanza dipende da diversi fattori, principalmente:

  • numero dei componenti del nucleo familiare;
  • reddito Isee e altro ancora.

Secondo l’ultimo osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza”, relativo al mese di luglio 2022, l’importo medio dell’assegno erogato a livello nazionale e di soli 551 euro.

Ad ogni modo, l’importo del sussidio, secondo la normativa vigente, può arrivare a cifre ben più alte rispetto a quelle volute da De Magistris. Il reddito di cittadinanza, infatti, può essere pagato per un importo che può arrivare fino a 9.360 euro annui per un singolo individuo e 16.560 euro annui per famiglie numerose (quindi più di mille euro al mese).