L’Agenzia delle entrate, con un comunicato stampa del 1° febbraio 2022, ha reso noto che a partire dal 1° febbraio 2022 è operativo il cosiddetto bonus acqua potabile. Si tratta di un credito d’imposta del 50 per cento delle spese sostenute per l’acquisto di sistemi che migliorano la qualità dell’acqua da bere. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus acqua potabile, cos’è e a chi spetta

La Legge di Bilancio 2021 ha istituito il cosiddetto bonus acqua potabile: un credito d’imposta del 50% per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 sull’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.


Possono accedere al bonus le persone fisiche, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Ad ogni modo, il bonus non può essere superiore a:

  • 1.000 euro, per le persone fisiche non esercenti attività economica;
  • 5.000 per gli altri soggetti.

Comunicazione e pagamento

Dal 1° febbraio 2022 e fino al 28 febbraio è possibile comunicare le spese sostenute nel corso del 2021, inviando il relativo modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Il credito d’imposta, una volta riconosciuto, sarà utilizzabile in compensazione tramite il Modello F24, oppure, per le persone fisiche, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.
Dopo la presentazione della domanda, si legge in un provvedimento della stessa Agenzia del 1° febbraio 2022, è rilasciata, al massimo entro 5 giorni, una ricevuta che ne attesta la presa in carico o lo scarto con l’indicazione delle relative motivazioni.

 

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