Con l’approvazione del Dl n. 152/2021 (il cosiddetto decreto Pnrr) vengono introdotte le sanzioni in capo agli esercenti che non permettono le transazioni tramite Pos.
A dirla tutta, tale obbligo era già stato istituito con la legge di bilancio del 2020, ma, in quella sede, non era stato previsto alcun meccanismo sanzionatorio. Dunque, adesso, ecco a quanto ammontano e quando partiranno queste nuove sanzioni.

Obbligo pos, a quanto ammontano e quando arriveranno le sanzioni?

Come già detto in apertura, il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 prevedeva l’obbligo per tutti gli esercenti di munirsi di un apparecchio Pos e, dunque, di accettare i pagamenti tramite bancomat, carte prepagate o carta di credito.


Le sanzioni, previste dall’articolo 23 dello stesso Decreto, sarebbero dovute scattare il primo luglio di quell’anno, ma, in un secondo momento, il suddetto articolo è stato cancellato.
Con l’approvazione dell’articolo 19-ter del Dl n. 152/2021 (decreto Pnrr), sostanzialmente, viene riproposto il medesimo meccanismo sanzionatorio già previsto dalla legge di bilancio 2020 (ma mai entrato in vigore).
Secondo le nuove disposizioni, l’obbligo del pos scatterà soltanto a partire dal 1° gennaio 2023.
Ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria così composta:

  • 30 euro in misura fissa;
  • 4% del valore della transazione rifiutata dall’esercente.

Questo obbligo, secondo alcuni osservatori, rappresenta una valida misura di contrasto all’evasione. Ricordiamo che, di recente, è stato posticipato al 2023 anche l’abbassamento del limite all’utilizzo del contante, da 2.000 euro a 1.000 euro, ovviamente salvo nuovi rinvii.

 

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