In un precedente articolo avevamo annunciato che  la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittima la legge 104 per la violazione di 3 articoli delle Costituzione non permettendo ai conviventi di poter fruire dei permessi retribuiti( puoi leggere anche l’articolo in cui si parla dell’estensione dei diritti della 104 ai conviventi).

Ad essere dichiarata illegittima è solo una parte della legge 104 poichè da dopo la sentenza della Corte Suprema potranno godere dei permessi retribuiti previsti dalla normativa non solo i coniugi ma anche i conviventi.

Tutti i conviventi potranno fruire dei permessi della Legge 104?

Non potranno fruire del beneficio tutti i conviventi indistintamente. Per poter fruire dei permessi retribuiti la convivenza deve essere stabile, ovvero quella che legalmente viene definita more uxorio, e cioè che possiede tutte le caratteristiche del matrimonio. Non viene considerata come convivenza more uxorio quella sporadica o quella basata soltanto sulla divisione delle spese, ma quella con l’obbligo del sostegno materiale e morale e assistenza reciproca della coppia.

Conviventi e coabitanti: come si distinguono?

Come si fa allora, visto che il contratto di convivenza non è obbligatorio, a distinguere tra conviventi more uxorio e conviventi coabitanti? La legge fa riferimento ad una convivenza basata su un rapporto di fatto e per dimostrare la stabilità del rapporto potrebbero essere usate spese effettuate per l’acquisto dei mobili, della ristrutturazione della casa in cui si vive, utenze telefoniche, conti cointestati ecc… Ovviamente se tutto questo manca si può sempre far ricorso ai testimoni che possono far valere la stabilità del rapporto.

In questo modo, specifica la Consulta, non si vuole equiparare lo stile di vita e diritti e i doveri di chi ha scelto di sposarsi con quelli di chi ha scelto la convivenza, ma si vuole solo tutelare i diritti della persona con handicap e il suo diritto alla salute.