Il bollo auto è sicuramente una delle tasse più odiate dagli italiani, che deve essere pagata da tutti i proprietari di un veicolo registrato al PRA, a prescindere dell’effettivo utilizzo dello stesso.
Così, in questi giorni, si sta tanto parlando della proposta del deputato di Forza Italia Roberto Caon, che prevede l’abolizione di questa tassa. Il problema è che la sua idea potrebbe rivelarsi un vero e proprio boomerang. Per compensare le minori entrate, infatti, il deputato spiega che sarebbe necessario introdurre un’ulteriore accisa sui carburanti.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bollo auto, cos’è e a chi spetta?

Il bollo auto è una tassa che generalmente viene gestita dalle Regioni. Fanno eccezione il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna per le quali la stessa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.
Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo registrato al PRA.
Il termine di pagamento per il bollo auto è fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura.
Il bollo auto si può pagare sia online presso l’Home Banking della propria banca o sul sito dell’ACI che fisicamente presso gli Uffici Postali o in uno dei punti vendita Sisal o Lottomatica.

Abolizione del bollo auto da compensare con nuove accise

Come già detto in apertura, in questi giorni si sta tornando a parlare di una vecchia proposta di legge, depositata dal deputato di Forza Italia Roberto Caon nell’ormai lontano 2018, che prevede l’abolizione del bollo auto, compensando le minori entrate attraverso l’aumento delle accise sui carburanti.
La ratio della proposta è quella di far pagare più tasse a chi utilizza di più l’automobile, producendo maggiore inquinamento. Al contrario, saranno maggiormente agevolati i proprietari di un veicolo che viene utilizzato poco o nulla.


“Cerchiamo di togliere un balzello ai proprietari di qualsiasi veicolo”, ha spiegato Roberto Caon in una recente intervista rilasciata a Today.it. “In questo modo, continua il deputalo, allarghiamo la base imponibile e leghiamo il pagamento di quella quota all’uso del mezzo. Così si riduce per tutti la spesa, con famiglie che arriveranno a pagare fino al 70% in meno rispetto a quanto oggi pagano di bollo. Per qualcuno, penso al pensionato che non prende mai l’auto e che la tiene ferma parcheggiata in garage, si arriva quasi ad azzerare la spesa”.

 

Articoli correlati