Buonasera, 
mi chiamo Daniele ho 54 anni, ed il 1° Agosto 2018, maturo 38 anni di contributi,
e dal 1998 lavoro su tre turni, con mansione di conduttore impianti-trattamento acque, 
con una media di 72 notti annue dalle ore 22 alle 6.
La mia domanda è questa:
ho cominciato a lavorare a 16 anni con i contributi e quindi dovrei essere lavoratore precoce e anche usurante, per questa categoria di lavoratori oltre i 41 anni c’è lo scatto dell’aspettativa di vita? Perchè mi sembra che sia stata bloccata fino al 2026.
In attesa di una sua risposta,
la ringrazio e porgo
Distinti Saluti.
Rientra senza ombra di dubbio sia nei lavoratori precoci che in quelli usuranti per il lavoro notturno e quindi potrà accedere alla pensione quota 41 per lavoratori precoci come lavoratore usurante non appena maturerà gli anni di contributi per l’accesso.

Per quel che riguarda la quota 41, però, il blocco dell’aspettativa di vita non si applica e quindi a partire dal 2019 dovrà considerare i 5 mesi in più previsti per l’aumento dell’età pensionabile per cui, l’accesso alla quota 41 richiederà 41 anni e 5 mesi di contributi.  Lo stop dell’aumento dell’età pensionabile è attuabile soltanto per accedere alle pensioni riservate ai lavoratori usuranti e gravosi, ma per questi lavoratori è anche previsto l’accesso alla pensione anticipata precoci, in presenza degli altri requisiti richiesti per queste due agevolazioni previdenziali. In questo caso, però, dal 2019 i requisiti salgono di cinque mesi. Quindi, per andare in pensione anticipata precoci dal 2019, sarà necessario avere 41 anni e cinque mesi di contributi. Lo prevede esplicitamente il comma 149 della Legge di Bilancio 2018.

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