Già invalido all’ 80%, in data 02/2018 ho compiuto i 60 anni e sette mesi come richiesto, per richiesta pensione di vecchiaia anticipata per invalidità, tramite patronato ho inoltrato la domanda ed oggi sul sito INPS vengo a conoscenza dell’esito della mia domanda. Premetto che il mio 80% mi è stato confermato nel 2013 e riconfermato nel 2016 senza revisione, con  la possibilità di poter usufruire di assegno ordinario di invalidità con decorrenza dal marzo 2016, da questa data le mie condizioni di salute non sono migliorate anzi, ho avuto una nuova recidiva nell’Aprile 2017 ( la sesta dal 2008 di una malattia molto rara ‘’Sindrome di Moschowitz’’tutt’ora in Follow Up ). Mi appoggerò sicuramente al patronato che mi segue ma intanto volevo chiedere un suo parere. Certo in una sua cortese risposta porgo i miei più cordiali saluti. Allego copia del verbale.

 

Nel verbale che mi ha allegato, tristemente, leggo che la sua domanda di pensione di vecchiaia anticipata non è stata accolta.

Come avevo scritto in diversi articoli precedenti, però, non basta l’invalidità civile per potere accedere a questo tipo di beneficio ma la commissione medica deve valutare quella che viene chiamata “invalidità pensionabile” .

Il grado di invalidità civile è già determinato per il riconoscimento della pensione di vecchiaia anticipata poiché occorre un’ulteriore elemento di valutazione medico legale. Il grado di invalidità già riconosciuto precedentemente, quindi, non è vincolante nella formulazione del giudizio della Commissione Sanitaria dell’Inps e sostenendo una nuova visita sanitaria, che guarderà al grado di invalidità pensionabile e non all’invalidità civile, la percentuale riconosciuta potrebbe essere discordante.

A mio avviso può benissimo procedere con il ricorso tramite il patronato, ma non sono certa che potrà ottenere un risultato diverso (a meno che la Commissione Medica esaminante non la pensi diversamente). Le auguro in ogni caso un grosso in bocca al lupo.

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