La multa per eccesso di velocità, può essere annullata, vediamo insieme quando e come è possibile.
Il primo punto da considerare in riferimento alle multe da autovelox è il rispetto dei termini per la notifica della contravvenzione. La questione, in passato ha generato aspre polemiche tra le amministrazioni comunali e le associazioni di tutela dei consumatori.

La legge stabilisce regole ben precise per la contestazione della multa per eccesso di velocità

Ecco le due regole ben precise per contestare la multa per eccesso di velocità:

  • la contravvenzione va contestata immediatamente, all’atto della stessa violazione del codice stradale. La polizia ha l’obbligo di bloccare l’auto ed elevare il verbale, dando in questo modo al conducente la possibilità di opporre le prime difese;
  • qualora ciò non fosse possibile, ad esempio sulle strade ad alta velocità o individuate appositamente dal Prefetto, in quanto l’arresto dell’auto diverrebbe troppo rischioso per la circolazione, la contravvenzione va notificata a casa del conducente entro 90 giorni dal fatto accertato.

Per verificare il rispetto dei 90 giorni, il multato non dovrà far altro che leggere il verbale che gli è stato recapitato, in esso è indicata la data e il luogo dell’infrazione.

Quindi dovrà verificare la data in cui l’amministrazione ha affidato la raccomandata all’ufficio postale per la consegna. Tra questi due giorni non deve intercorrere un tempo superiore, a 90 giorni.

La contestazione immediata quando è necessaria?

La contestazione immediata è obbligatoria solo per gli autovelox mobili gestiti direttamente dalla polizia su:

  • strade urbane o locali;
  • strade extraurbane e urbane di scorrimento non individuate dal Prefetto.

Obblighi di taratura per gli autovelox

Gli autovelox vanno sottoposti a una revisione costante, in modo da accertarne la regolare funzionalità.

La verifica degli autovelox deve avvenire almeno una volta all’anno, in base a quanto stabilito dai decreti ministeriali di omologazione, che a loro volta rimandano al manuale di istruzioni fornito dall’azienda produttrice.

Per stabilire se l’autovelox è stato sottoposto a taratura, il cittadino ha diritto a verificare l’esistenza dei certificati di evisione periodica, facendo apposita richiesta di accesso agli atti amministrativi, cui la P.A. deve rispondere entro 30 giorni .

 La richiesta di accesso agli atti non sospende i termini per presentare ricorso al giudice, 30 giorni dalla notifica della multa, in scadenza di questi ultimi senza che sia stata ricevuta risposta dall’ente, sarà bene depositare ugualmente l’impugnazione davanti al giudice. Successivamente il cittadino multato potrà depositare agli atti la copia dei verbali di taratura.
Qualora non dovesse esservi prova della taratura, la multa deve essere annullata dal giudice.

Comunicazione dei dati del conducente

Il conducente che riceve la multa per eccesso di velocità senza contestazione immediata, deve anche comunicare, entro i 60 giorni successivi, il nome dell’effettivo conducente dell’auto al momento della violazione. Questo adempimento serve per poter decurtare i punti della patente.

L’autovelox deve essere preceduto dalla segnaletica

È nulla la multa per eccesso di velocità elevata con autovelox se la presenza dell’apparecchio elettronico non è segnalata in anticipo da un apposito cartello stradale. Non c’è obbligo di segnaletica per gli autovelox che possono operare anche in movimento, utilizzati dentro l’auto della polizia mentre circolano sulla strada.

Il verbale con la multa deve dare atto della presenza di tale segnaletica, a pena di nullità.

I cartello che avvisa la presenza dell’autovelox deve specificare se si tratta di apparecchio fisso o mobile, se si tratta di tutor o autovelox.

Per quanto riguarda le distanze minime da rispettare, aune sentenze di giudici di pace fanno però riferimento a una distanza minima di 400 metri dalla postazione. Invece alle distanze massime, il cartello non può essere posto a più di 4 chilometri dalla postazione.

Pertanto, al 4° km, il cartello dovrà essere ripetuto, altrimenti la multa è nulla.

Esistono App che segnalano la presenza di autovelox

Una recente modifica al codice della strada vieta il commercio e l’utilizzo di applicazioni intelligenti su navigatori satellitari o su smartphone in grado di segnalare in anticipo la presenza dell’autovelox. La sanzione va da 808,00 fino a 3.238 euro, oltre alla confisca del dispositivo.

Si salvano dalla contravvenzione alcuni navigatori satellitari come Hermes, appositamente omologati, che forniscono indicazioni stradali e di guida all’automobilista, tra cui l’indicazione su possibili controlli con autovelox.

Leggi anche:

Strisce blu, il ticket è scaduto? niente multa

Revisione e assicurazione auto scaduta? multa nulla