Malattia depressiva, invalidità e pensione, il quesito di un nostro lettore:

Gentile Sra Angelina, navigando in internet ho trovato molto utili i suoi suggerimenti per le pensioni anticipate per malattia.
Faccio un breve riassunto della mia vita lavorativa per inquadrare il problema; mi trovo dal 2012 all’estero per via della perdita del mio posto di lavoro per il quale non sono più riuscito a trovarne uno nuovo; penso per via dell’età (oggi ho quasi 56 anni). Mi mancano poche
settimane per raggiungere il minimo contributivo dei 20 anni per la pensione. Per via del fatto che in Italia non riuscivo più a sopravvivere con gli  ultimi risparmi mi sono trasferito in sud America dove la vita é molto meno cara che in Europa.

Sono riuscito a sopravvivere sino ad oggi grazie agli aiuti di amici e conoscenti ma sono arrivato al punto di non avere più soldi per continuare a sopravvivere. Negli ultimi 2 anni mi é tornato l’esaurimento nervoso di cui avevo sofferto già durante il servizio di
leva, causa che mi aveva fatto ricoverare presso l’ospedale militare per sindrome ansiosa depressiva grave tre mesi prima della fine della stessa leva. La reincidenza della malattia mi causa una forte depressione, insonnia per la paura di morire e spesso ho come un black out del cervello oltre a crisi quasi giornaliere che mi causano una forte riduzione del campo visivo che ovviamente mi impediscono qualsiasi attività lavorativa.

Parlando con un mio amico italiano, che mi ha anche aiutato a scrivere questa email, lo stesso mi dice che forse avrei diritto alla pensione
anticipata. E’ vero? Come la posso richiedere dall’estero? Che e quali certificati potrei produrre per attestare la mia malattia? Sarebbe così
gentile nel consigliarmi cosa posso fare per tornare a una normalità almeno economica.

La ringrazio sin d’ora per la gentile risposta che mi vorrà dare.

Risposta

La prima cosa da fare, è chiedere l’invalidità civile, da quello che mi sembra di capire lei non lo ha fatto.

Perché in base al grado di invalidità che le verrà riconosciuta in base alle sue patologie è possibile poi verificare se rientra nelle condizioni tali da poter chiedere la pensione anticipata d’invalidità.

Pensione italiane per i residenti all’estero

Nel quesito non mi è chiaro se lei vive attualmente in America o in Italia, per i lavoratori che hanno contributi sia in Italia che all’Estero, prima di poter fare domanda di pensione, devono unificare i contributi. Le lascio qui un articolo dove troverà tute le indicazioni:

Pensione anticipata RITA a 58 anni, contributi versati in Italia e all’Estero

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