Quasi in dirittura d’arrivo, il progetto della “lotteria degli scontrini” soffre ancora di molte criticità.

Il meccanismo sanzionatorio previsto sembrerebbe farraginoso e, soprattutto, scorretto e potenzialmente penalizzante anche per gli esercenti che non violano la norma.

Le penalizzazioni (e non sanzioni. Vedremo meglio di cosa si tratta più avanti), saranno il risultato di un diretto coinvolgimento da parte dei consumatori. Ma in questo caso, il rischio è quello che il cliente segnali il commerciante senza un valido motivo e per scopi personali.

Lotteria degli scontrini: di cosa si tratta?

La Lotteria degli Scontrini, sostanzialmente, consiste in un’estrazione a sorte di premi attribuiti agli scontrini dei consumatori, che acquistano beni e sevizi da rivenditori in tutta Italia.

È possibile partecipare al concorso fornendo all’esercente un apposito “codice lotteria”, che potrà essere scaricato dal relativo portale web.

In ogni caso, per ulteriori dettagli circa le modalità di attuazione del concorso bisognerà attendere la pubblicazione del relativo decreto attuativo.

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Sanzioni e segnalazioni: facciamo il punto della situazione

Cominciamo col dire che, nella fase embrionale del testo di legge, erano previste sanzioni davvero salate: dai 100 euro ai 500 euro per tutti gli esercenti che non permettevano la partecipazione dei propri clienti al concorso, non accettando la carta premi o, semplicemente non trasmettendo i dati del cliente inerenti all’acquisto di bene e servizi.

Questo sistema, in un secondo momento, è stato abolito in favore di quello che possiamo definire la più grande criticità della lotteria degli scontrini.

Come da testo di legge, già definitivamente convertito, niente più sanzioni dirette, ma segnalazioni da parte dei clienti alle autorità fiscali, attraverso l’apposito portale.

Queste segnalazioni non si trasformeranno in immediate sanzioni, ma saranno utilizzate dall’amministrazione finanziaria per le cosiddette “analisi del rischio di evasione”.

In altre parole, le segnalazioni avranno la conseguenza di attribuire al commerciante un punteggio negativo abbassando, così, il suo rating fiscale.

Il problema, sollevato da più parti, è un altro: chi ci dice che i clienti utilizzeranno il meccanismo delle segnalazioni nel modo corretto e non per meri fini personali?

Staremo a vedere l’evoluzione della vicenda.

Per informazioni relative alle regole di invio dati per le estrazioni, si legga il comunicato stampa del 31 ottobre 2019 dell’Agenzia delle Entrate.

 

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