In vista dello sblocco dei licenziamenti a fine giugno, la formazione e il lavoro nell’era Covid rappresentano le due priorità del Governo. E’ in via di approvazione il contratto di rioccupazione previsto dal Decreto Sostegni bis ma sono anche altre le misure a sostegno degli imprenditori in difficoltà che consentono di usufruire di sgravi fiscali sulle assunzioni.

Le novità sono rivolte a tutti, non solo ai giovani, non ci sono limiti di età.

Quali sono gli incentivi previsti per quest’anno?

Iniziamo dal contratto di rioccupazione.

Lavoro nell’era Covid: il contratto di rioccupazione

Il Decreto Sostegni bis prevede una novità, il contratto di rioccupazione, che potrebbe essere operativo già dal momento dell’approvazione del decreto. E’ rivolto a tutti in ogni settore, senza distinzioni di età o sesso, non solo ai giovani ma anche a chi, più avanti con l’età, ha perso il lavoro a causa della pandemia. Questo contratto stimola le assunzioni in quanto prevede lo sgravio fiscale al 100% per i contributi. Le assunzioni sono a costo zero. Dopo un periodo di 6 mesi di prova e formazione, se il lavoratore verrà assunto con contratto a tempo indeterminato, il datore di lavoro potrà beneficiare appieno dello sgravio fiscale. Se il lavoratore non venisse assunto il datore di lavoro dovrà restituire allo Stato l’importo complessivo dello sgravio fiscale di 6 mesi.

Assunzioni: bonus IO, bonus lavoro giovani, apprendistato

Esistono altri incentivi per lavoro ed assunzioni.

Il bonus IO lavoro, messo in campo dall’Anpal, si rivolge alle aziende che decidono di assumere ragazzi da 16 a 24 anni o disoccupati da 25 anni in su. L’agevolazione è fino a 8mila euro per 12 mesi ed è stata prorogata a data da destinarsi. Spetta per tutti i contratti a tempo indeterminato, in somministrazione, apprendistato, cooperative, contratti a tempo parziale e di passaggio dal tempo determinato a tempo indeterminato.

Il bonus lavoro giovani si rivolge alle aziende che intendono assumere giovani under 36: prevede la decontribuzione del 100%, quindi assunzioni a costo zero per massimo 36 mesi (48 mesi in caso di decontribuzione Sud Italia) e con un limite di 6.000 euro all’anno a patto che i contratti siano a tempo indeterminato o di trasformazione da precari a fissi.

Per giovanissimi e giovani (di età compresa tra i 15 ed i 29 anni), sono agevolati anche i contratti di apprendistato a patto che il rapporto di lavoro duri almeno 6 mesi. La decontribuzione può arrivare fino al 100% per aziende fino a 9 operai. Se al termine dell’apprendistato, il datore di lavoro assume definitivamente potrà fruire di altri incentivi con sgravio fiscale fino al 50% per un anno e fino a 3mila euro se il lavoratore ha meno di 30 anni di età.

Sgravi fiscali anche per le assunzioni degli over 50 e bonus donne

Non mancano gli incentivi anche per l’assunzione di operai disoccupati da almeno 12 mesi con oltre 50 anni di età. In tal caso, lo sgravio fiscale del 50% è valido per contratti a tempo indeterminato (per 18 mesi) e determinato (per 12 mesi). Il datore di lavoro dovrà rispettare certi requisiti (come osservare le norme di tutela del lavoro, essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali)

Il bonus che favorisce l’assunzione delle donne ha una decontribuzione fino al 100% per assunzioni nel biennio 2021-2022 con contratti a tempo indeterminato o per disoccupate da 12 mesi oppure in settori con disparità di genere. L’importo massimo scontabile è pari a 6.000 euro per 12 o 18 mesi a seconda che si tratti di contratto a tempo indeterminato o proroga di contratto a termine, trasformazione di contratto da determinato a indeterminato.