Con il messaggio n. 1164 del 15 marzo 2022, l’INPS ha reso noto i risultati di un’indagine condotta sui percettori di reddito di cittadinanza, che mette in luce le loro abitudini di spesa e, dunque, in che modo viene utilizzato il sussidio. A differenza di quanto sostenuto dai tanti detrattori di questo strumento, è stato rilevato che il reddito di cittadinanza ha permesso ai beneficiari di superare una condizione di svantaggio relativamente ai beni di prima necessità ma non è sufficiente a permettere un miglioramento delle proprie condizioni rispetto ai beni non essenziali.

L’effetto maggiormente significativo si riscontra sul miglioramento della qualità della vita degli stessi percettori, e questo sotto molti punti di vista. Vediamo meglio di cosa si tratta.

L’adeguatezza del reddito di cittadinanza secondo l’indagine dell’INPS

L’indagine condotta dall’Inps ha avuto lo scopo di verificare il grado di soddisfazione dei percettori di reddito di cittadinanza relativamente all’adeguatezza del sussidio stesso.
I risultati, sostanzialmente, mostrano degli effetti positivi per quanto riguarda “l’allentamento dei vincoli al consumo di beni di prima necessità ma, al contempo, non è riuscito ad allentare i vincoli al consumo di beni non strettamente necessari”. Lo stesso, inoltre, non è sufficiente a mettere i beneficiari nella condizione di risparmiare anche qualora ricevessero un importo inatteso di denaro pari a 1000 euro.
Sempre secondo l’inps, circa il 41,5% dei beneficiari ha utilizzato il sussidio per propri consumi; il 39,4% degli intervistati, inoltre, ha dichiarato di essere riuscito a saldare completamente un proprio debito o almeno a ridurlo.
In definitiva, conclude lo stesso Istituto, l’effetto maggiormente significativo si riscontra sul miglioramento della qualità della vita per i percettori sotto tutti i punti di vista: relazioni familiari, relazioni amicali, salute e benessere psicologico.

 

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